Roma, 8 Ottobre 2015, Museo Macro
“Come la quercia” è un’opera che affiora all’esterno del cortile interno del Museo Macro, concepita nell’ambito del progetto “L’Albero della cuccagna. Nutrimenti dell’arte”, ideato e curato da Achille Bonito Oliva.
Il progetto di Gianfranco Baruchello è quello di suscitare ancora una volta nel pubblico una presa di coscienza nei confronti delle problematiche ambientali. L’albero che si erge sulla terra, ove è riposto un letto e un comodino, simboleggia non solo felicità ed abbondanza, ma anche la fatica e la difficoltà nel raggiungere questi obbiettivi.
Il giardino – pensatoio ideato da Baruchello va ad inserirsi in un concept onirico, una situazione di relax e di riposo. La giovane quercia e la vecchia radice sono posti alle estremità del letto, luogo per antonomasia del sogno, del riposo e della riflessione.
Ai bordi dell’opera vi sono anche degli schermi dove sono proiettate delle immagini riguardanti la natura. Nel comodino accanto al letto vi sono anche bottigliette che contengono essenze/parole derivate dai sogni. Anche il pubblico può partecipare, indicando quali parole, sogni ed indicazioni dovrebbero essere prese in considerazione.
Il progetto di Gianfranco Baruchello è promosso dall’Assessorato Cultura e Sport di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e realizzato in collaborazione con la Fondazione Baruchello, con il patrocinio di Expo 2015, la collaborazione del Programma sperimentale per la cultura Sensi Contemporanei dell’Agenzia per la Coesione Territoriale del MiBACT, l’organizzazione tecnica dell’Associazione culturale MetaMorfosi.
L’installazione è aperta al pubblico fino al 10 Gennaio 2016.