HISTOIRE D’O di Paoline Reage

Titolo: Histoire d’o

Autore: Pauline Reage

Traduttore: A. D’Anna

Editore: Bompiani

Collana: Vintage

Anno edizione: 2013

Pagine: 236 p., Brossura

Trama: Condotta la castello di Roissy dal suo amante, O è sottoposta ad un duro addestramento come schiava sessuale. Posseduta e seviziata, obbligata a soddisfare più uomini, viene istruita a colpi di frusta fino a quando, trasformata in una schiava perfetta, viene consegnata a Sir Stephen. Con lui conoscerà nuove vette di dolore, brutalità e amore (?). Un insuperato, scandaloso classico della letteratura erotica di tutti i tempi.

Libro un po’ particolare, pubblicato per la prima volta nel 1954 censurato poi riabilitato e ripubblicato innumerevoli volte ma condannato dai puritani e dai benpensanti come osceno e immondo.

In realtà pare che questa storia tanto criticata sia stata scritta a quattro mani da Anne Desclos e Jean Paulhan e che Pauline Reage in realtà sia uno pseudonimo, andrebbe letta ricordandoci che si racconta una storia erotica di sottomissione volontaria che sotto molti punti di vista rispecchia le fantasie erotiche ataviche di molti uomini ma anche di molte donne, è vero che ci sono delle esagerazioni che possono sembrare un po’ forti, ma in questo romanzo la protagonista, O, una fotografa di moda di successo, non è costretta contro la sua volontà a subire le punizioni corporali a cui è costantemente sottoposta, e non è costretta da nessuno a subire le continue violenze sessuali a cui è sottoposta da parte degli uomini del castello di Roissy; potrebbe decidere di abbandonare il castello in qualunque momento senza conseguenza alcuna, ma non lo fa perché prova piacere a servire il suo padrone anche se questo vuol dire venire fustigata ogni qual volta lui lo desideri e fino a quando lui lo reputi opportuno, venire presa con la forza da qualunque ospite del castello, o venire marchiata a fuoco sulle natiche con le iniziali del suo sadico padrone o ancora essere ceduta ad altri come oggetto sessuale e dover dare spettacolo di se in pubblico.

Tutto questo sembra non turbare la protagonista, anzi sembra che la vita al castello sia la normalità, che sia normale essere ammanettata al letto la sera, che sia normale essere posseduta da sconosciuti a ripetizione in presenza di altri sconosciuti che aspettano pazienti il loro turno, che sia normale cenare nuda in presenza di altri commensali uomini vestiti ecc. nonostante tutto però O continua la sua normale vita lavorativa di fotografa e riesce a ben conciliare queste due vite parallele ma diametralmente opposte.

La scrittura è scorrevole, elegante e forbita ma non esageratamente, mai scurrile o volgare nonostante l’argomento decisamente scabroso è un libro che si legge bene a patto di non avere i paraocchi imposti dal bigottismo, è una storia a volte eccessiva e sicuramente senza tempo e va letta per quello che è, ossia un romanzo erotico con tutte le carte in regola per esserlo …. ben lontano da quelle storielle romantiche spacciate per romanzo erotico quali per esempio le odierne cinquanta sfumature.

Consigliato a chi non ha preconcetti e ama storie erotiche dalle emozioni forti.

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