Nella millenaria storia di Roma si sono da sempre intrecciate le trame delle vite di personaggi veramente vissuti e di altri nati dalla fantasia del popolo.
Roma non è una città nota per avvenimenti esoterici o sovrannaturali ma ha certamente uno stuolo di fantasmi che, come dicono le leggende a loro dedicate, si aggirano nelle strade e nelle piazze legate alla loro vita terrena e alla loro morte il più delle volte violenta.
Il fantasma più nobile e rappresentativo della città è sicuramente quello di Giulio Cesare.
Si narrava che le ceneri del grande Imperatore fossero custodite nella sfera di bronzo che sovrastava l’obelisco voluto dal faraone Neocoreo per la città di Eliopoli, l’odierna metropoli del Cairo.
Questo obelisco intorno al 30 d.C. venne trasportato a Roma su una nave speciale per essere posto al centro del circo privato voluto dall’imperatore Caligola , il quale desiderava un ornamento veramente unico ed estremamente maestoso.
La fama di questo monumento, dovuta proprio alla storia che conservasse la ceneri di Cesare, la salvaguardò dalla distruzione durante le invasioni barbariche.
La leggenda del fantasma di Giulio Cesare iniziò a circolare nel 1585 quando il papa Sisto V commissionò all’architetto Fontana lo spostamento dell’obelisco al centro di piazza San Pietro. Fu allora che la sfera di bronzo venne forata per verificare che custodisse effettivamente le ceneri di Cesare, ma purtroppo la sfera risultò piena e non cava come si pensava, al che tutti convennero che lo spirito dell’Imperatore fosse uscito finalmente libero da quel foro e che spaziasse nella città, soprattutto nel Colosseo nelle notti di agosto.
Un altro fantasma è molto noto e conosciuto perché legato ad una vicenda famigliare triste e dolorosa è quella di Beatrice Cenci.
Questa giovane donna morì’ decapitata a soli 22 anni nel 1598.
La sua tristissima fine è legata alle vicende della sua famiglia, suo padre Francesco Cenci e la madre Ersilia Santacroce si erano sposati quasi bambini , dalla loro unione nacquero 12 figli.
Alla morte della madre Beatrice aveva 7 anni e fu rinchiusa con sua sorella in un convento di clausura, quando,dopo 8 anni, le fu concesso di rientrare in famiglia trovò una situazione famigliare molto tragica: suo padre si era risposato e con il passare degli anni era diventato dispotico e crudele , era continuamente coinvolto in risse e fatti di sangue e oltretutto stava dissipando l’ingente patrimonio di famiglia.
A questo punto i figli e la moglie con l’aiuto di alcuni domestici particolarmente maltrattati decisero di ucciderlo.
A cose fatte sembrava che tutto fosse filato liscio ma dopo ulteriori indagini Beatrice e i suoi fratelli unitamente alla matrigna furono condannati a morte.
A nulla valsero le suppliche che Beatrice rivolse al papa, si arrivò al giorno dell’esecuzione della pena capitale, la piazzetta antistante Castel Sant’Angelo era gremitissima tra la folla c’era persino Michelangelo Merisi detto il Caravaggio e la pittrice Artemisia Gentileschi, certamente gli artisti più famosi dell’epoca.
Da allora , ad ogni anniversario del tragico evento, l’11 settembre, il fantasma di Beatrice Cenci compare vestita di un abito azzurro e con la testa mozzata in mano, proprio in quella stessa piazzetta dove avvenne l’esecuzione e spesso è accompagnata dalla sua matrigna Lucrezia.
E se qualcuno è un po’ scettico su queste apparizioni possiamo darci appuntamento in questi luoghi ….. forse ci potremmo ricredere.