“Outsider” è il tuo ultimo lavoro discografico. Raccontaci di questo album. Come nasce?
Il disco nasce da un’esigenza comunicativa, come tutto quello che faccio in ambito musicale.
Anche se in passato è stato pubblicato un Ep solo sul web e alcuni dei pezzi contenuti hanno avuto una buona diffusione radiofonica, “Outsider” lo considero il mio primo disco, perché non l’ho scritto pensando di poter arrivare ad essere esposto in una vetrina piuttosto che in un’altra.
L’ho scritto pensando a quel che si animava in me in quel momento della mia vita. Poi, come il flusso delle cose porta inevitabile ad essere, sono cambiato di nuovo, ma questa è un’altra storia.
Qual è la canzone alla quale sei più legato?
Non c’è una una canzone a cui sono legato di più rispetto ad un’altra, però mi rendo conto che se leggessi questa domanda in un’intervista fatta ad un altro artista mi aspetterei una risposta più definita.
Sono legato alle collaborazioni, quelle con Luche’, Foja e Lucariello perché hanno rafforzato delle amicizie; sono legato ad “Outsider” che da il titolo al disco ma forse la mia preferita è “Qualcosa che manca“, perché è l’unica che ho scritto in passato e che ho deciso di inserire nell’album.
Hai vinto il premio del David di Donatello per la colonna sonora del film “Song e Nàpule” dei Manetti Bros. Raccontaci la gioia di questo premio.
La sensazione che ho provato nel vincere il David di Donatello è una gioia mista a stupore.
Mutuando la sensazione in immagine mi viene da pensare ad un fulmine che non ti uccide, ma ti risveglia e ti addolcisce gli spigoli.
Come nasce il progetto realizzato assieme ai Manetti Bros?
Il lavoro fatto con i Manetti Bros è la conseguenza della loro volontà di inserire Franco Ricciardi nel film come attore e cantante.
In quel tempo ero autore di Franco per un disco che stava preparando, insieme a Rosario Castagnola e Sarah Tartuffo.
I Manetti vennero allo studio della Rc Music, etichetta di Rosario Castagnola alias D-Ross, e parlammo una notte intera del film che avevano in mente di fare e delle canzoni che vi avrebbero fatto parte.
Scrivemmo con la speranza di aver interpretato le loro esigenze. Abbiamo vinto l’Oscar italiano, direi che è andata più che bene, oltre ogni possibile aspettativa.
In questo periodo dove possiamo sentirti suonare live?
Suono molto spesso a Napoli, ma quest’estate andrò anche fuori.
Le informazioni sono visibili e in aggiornamento sulle mie pagine Facebook che sono “Nelson Official Fan Page” e “Nero Nelson“, il mio profilo privato.
Progetti ai quali stai lavorando?
Il progetto a cui sto lavorando con priorità è la mia felicità personale.
Nel frattempo, anche qualora dovessi fallire nell’obbiettivo e non uscire mai completamente dal tormento interiore, nel 2016 registrerò un nuovo disco, come parte della terapia.