I MISTERI

Ogni anno a Campobasso, il giorno del Corpus Domini, c'è la processione de "I Misteri".

Ogni anno a Campobasso, nella domenica del Corpus Domini, la processione dei Misteri sfila per le strade della città, su un percorso di circa 3,5 chilometri attraverso il centro, dando vita ad uno spettacolo raro e suggestivo. I Misteri, frutto dell’ingegno di Paolo Saverio Di Zinno, da quasi tre secoli dimostrano la devozione popolare e l’amore dei campobassani per questa tradizione.20160529_124015-1024x576

In questa occasione un vero e proprio fiume di gente invade la città, persone provenienti dai paesi limitrofi ma anche stranieri.

E’ una festa riconosciuta a livello internazionale grazie all’opera del Di Zinno che costruì i “Misteri” .

Con il termine “misteri” si definiscono le rappresentazioni medievali di oggetto sacro in lingua volgare, attestate in Francia dal secolo XI che venivano eseguite nelle solennità religiose a compimento degli uffici liturgici. Si tratta di forme affini alle teatrali, originatesi dalla decadenza del teatro classico greco e romano e dalla stasi del teatro durante tutto il periodo medievale, che divennero i mass-media del tempo e diedero il lento avvio, in pieno Rinascimento, ad una ripresa delle forme teatrali vere e proprie, le quali, a loro volta, costituirono le basi del teatro moderno.misteri-3

Nel 1740 le Confraternite di Sant’Antonio Abate, Santa Maria della Croce e della Santissima Trinità fanno costruire al Di Zinno sei macchine (ingegni) ciascuno. Di Zinno volle conservare la vita nella sua intima essenza e affidò ai corpi la funzione delle statue, immobilizzando busti, gambe e braccia negli atteggiamenti richiesti dall’azione scenica, legando i protagonisti a sostegni invisibili in modo quasi prodigioso. Ogni Mistero è costituito da una barella di legno nella quale è inserita una struttura in ferro e acciaio (per ottenere dall’uno resistenza e dall’altro elasticità) che, sviluppandosi in verticale, si ramifica e porta ad ogni estremità delle imbracature, in ognuna delle quali viene posto un bambino. I bambini rappresentano angeli, diavoli, santi e madonne e sembrano sospesi nel vuoto perché le imbracature sono nascoste dai costumi e la struttura diventa parte integrante degli elementi decorativi del Mistero diventando per esempio il piede di un tavolo (Misteri di San Crispino e di San Nicola), il picciolo di un cedro (Mistero di San Nicola), un serpente (Mistero dell’Immacolata Concezione), una catena (Mistero di San Michele), un bastone da pellegrino (Mistero di San Rocco). Sulla base del Mistero sono presenti altri personaggi interpretati, a seconda del ruolo, da bambini o da adulti. I Misteri vengono portati a spalla in processione per le vie della città con passo cadenzato dei portatori, facendo oscillare la struttura in ferro.13328591498-tpfil02aw-2427

Di Zinno, intorno al 1740, ideò ben ventiquattro Misteri ma sei non ressero al collaudo e altri sei, che rappresentavano il Corpo di Cristo, la SS. Trinità, Santa Maria della Croce, la Madonna del Rosario, Santo Stefano e San Lorenzo, furono distrutti durante il terremoto del 26 luglio 1805 dal crollo degli edifici in cui erano conservati. Da allora hanno sfilato i rimanenti dodici Misteri raffiguranti Sant’Isidoro, San Crispino, San Gennaro, Abramo, Maria Maddalena, Sant’Antonio Abate, l’Immacolata Concezione, San Leonardo, San Rocco, l’Assunta, San Michele e San Nicola fino al 1959 quando i cugini Tucci realizzarono un tredicesimo Mistero, il Santissimo Cuore di Gesù, sulla base di un disegno attribuito al Di Zinno.misteri31

Ci sono diversi aneddoti e leggende che sono legate alla processione dei Misteri, tra questi troviamo “La lega speciale”:

Secondo la tradizione popolare di Zinno per dare forza ed elasticità alla struttura dei Misteri avrebbe ideato una lega speciale della cui composizione era unico depositario. Questo spiegherebbe perché i Misteri distrutti nel 1805 non siano stati ricostruiti e perché quello realizzato nel 1959 sia il più pesante.

Lo “SCANNÈT ALLÈRT”: durante la Processione, alla ripartenza dopo una sosta, il caposquadra gridando “scannétt allért” (cavalletti allerta) invita gli addetti ai cavalletti a stare pronti e i portatori a posizionarsi. Poi, battendo tre volte il suo bastone sulla base del Mistero, dà il segnale affinché questo venga sollevato e riprenda il percorso (il termine “scannétt” sta ad indicare non solo il cavalletto che sorregge i Misteri ma anche colui che lo porta).

Altra leggenda, o verità, dice che nel corso di una visita a Campobasso dal 12 al 15 settembre del 1832, il Re di Napoli Ferdinando II di Borbone rimase estasiato dalla vista dei Misteri tanto che, si dice, avrebbe espresso il desiderio di portarli con sé a Napoli. Da questo episodio trarrebbe origine la tradizione, tuttora ben radicata nella popolazione campobassana, secondo la quale se i Misteri non dovessero sfilare in Processione nel giorno di Corpus Domini, sarebbero trasferiti a Napoli.

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foto Giulio Di Rienzo

Il MISTERO DI S. ANTONIO ABATE: la scena raffigurata in questo Mistero è stata alterata dalla tradizione popolare: S. Antonio Abate andrebbe in aiuto della donzella che rimane impassibile alle insistenti proposte del diavolo che, al grido di “Tunzella Tunzella, vieténne vieténne” (donzella donzella, vieni, vieni con me), la invita a seguirlo nel suo regno.

 

LA DONZELLA: Enigmatico simbolo della Processione dei Misteri, la Donzella è sicuramente il personaggio di cui si raccontano più episodi. Sembra che in passato la Donzella fosse impersonata da un ragazzo effeminato (il cosiddetto “femminiello”) perché era disdicevole per una ragazza seria apparire da sola in pubblico. Quando anche le ragazze furono ammesse ad impersonare questo ruolo, si diffusero voci secondo cui la Donzella sarebbe rimasta incinta entro un anno e altre secondo cui sarebbe rimasta zitella. Voci di popolo asseriscono che tuttora la Donzella riceve un premio in denaro se riesce a non ridere alle provocazioni del diavolo. Quest’anno, per la prima volta dopo tantissimi anni, la Donzella ha sorriso, non ha retto alla provocazione del diavolo13310414_670124543127033_4069216915951354329_n

Poi ci sono I DIAVOLI. Di tutti i personaggi dei Misteri, i diavoli sono i più attesi dal pubblico e di sicuro tra i protagonisti della manifestazione. Sono infatti gli unici a non avere l’obbligo di restare immobili e grazie al trucco e al costume si rendono irriconoscibili perfino a parenti e amici. Queste peculiarità vengono sapientemente sfruttate per irridere il pubblico mantenendo l’anonimato. Le loro “vittime” preferite sono le suore affacciate ai balconi del convento in Viale Elena che minacciano brandendo una coda di vacca e i bambini che spaventano mostrando loro la lingua. Un’usanza abbastanza diffusa fra i genitori è quella di affidare nelle mani dei diavoli i loro figli (spesso poco più che neonati) per immortalarli in una fotografia. Ma anche questo fa parte della festa! Fino agli Anni ’60 c’era una sorta di superstizioso timore reverenziale per i diavoli tanto che molti commercianti offrivano loro i propri prodotti. Di questa tradizione è rimasto come unico esempio un produttore di latticini che ancora oggi regala un caciocavallo affumicato ai diavoli di S. Michele al passaggio del Mistero davanti al suo negozio.13335902_670123063127181_2565233725733866555_n

Tutto questo, ma anche tanto altro, è la festa del Corpus Domini di Campobasso.

Se vi trovate in zona il prossimo anno, fermatevi ed ammirate anche voi la processione de “I Misteri”!

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