IL VINTAGE SOTTO L’OMBRELLONE

Per gentile concessione di Iacopo Porri
Qualche anno fa quando si andava al mare, si passava all’edicola sotto casa per rifornirsi di riviste di gossip, di moda, benessere e cruciverba per passare il tempo sotto l’ombrellone. Ora ancora si usa farlo, ma spesso siamo accompagnati dai nostri telefoni cellulari che ci fanno navigare in cerca di qualsiasi cosa. In questa nostra era ci sono i social, (più gossip di così!) , ed i gruppi fb dove il più delle volte ci si intrattiene per farsi due risate virtuali.
Uno fra questi “Povery” (con l’attivo di 53.806 membri) è stato pensato da Iacopo Porri che per mestiere ufficialmente è grafico compositing presso Tele Roma 56 e Tele Radio Stereo, ma nella realtà è molto molto di più. Lui è un giullare,  che bonariamente fa il gioco di pulcinella, perché scherzando dice sempre la verità, ma quando scherza ti fa talmente ridere e bene al cuore, che  crea quasi assuefazione e dipendenza leggere ciò che scrive nei suoi post su fb. Visto che siete tutti (o quasi) sotto l’ombrellone, se avete del tempo libero vi propongo una sua chicca che parla di un oggetto del mondo vintage o meglio “vintagge” come Iacopo insegna. Buona lettura!
Marzia Bortolotti 
“Mò vanno tanto, ma tanto de moda sti frigoriferi “vintage” tipo i cosi, quelli della smog…slem…smerd…come se chiama, i “The Real Frighi dell’anni seventì” insomma.
Tutti belli tondi, cò ste maniglione laccate che parono i paraurti della Chevrolet Camaro der sindaco der Massacciuzzes.
Cò certe guarnizioni che manco quelle pè l’aggancio della Soyuz quando deve appiccicasse alla Stazione Spaziale Internazionale quando lo chiudi.
Tutto pieno de luci, che ce devi sta attento se lo apri de notte, mì cugino s’era scordato  de mettese l’occhiali da saldatrice prima, e pè n’cavolo de goccio d’acqua alle 3 del mattino c’ha buttato n’occhio.
Colorati. Ma colorati belli.
Sgargianti, arancioni, gialli, rossi, blu, indaco (che poi che colore è l’indaco n’s’è mai capito), laccati, che te dispiace pure aprillo, hai visto mai ce lasci n’impronta.
Se la domenica vai alla fontanella dietro casa, mica trovi l’omino cò tutte le pezze de daino vivo a lavà la Tipo, ma r’frigorifero.
Te guarda tutto tronfio e fiero, che lo sa, che te cor cavolo hai potuto fà 25 anni de rate pè comprattelo, vatte a pià quello de Mondo Concondensa, morto de fame!
E poi quanti scomparti c’hanno? Quando riesci ad aprillo, sempre se c’hai il codice de sblocco della Soyuz, diventa grosso il triplo. C’ha più scomparti frigo il coso vintage de tutti i reparti surgelati dell’Eurospin messi assieme. Ma de tutte le filiali.
Ora, a meno che non siete nati nel 2004, o nel 1995, ma va bene anche nei primi anni ’80, e a meno che non c’ho l’alzheimer, me li ricordo un pò diversi sti frighi vintegg…
Quello a casa di mia nonna ad esempio, che poi era quello che stava pure a casa de tù nonna, e de tutte le tù nonne d’italia, che era uguale a quello de casa de mì madre, e de tutte le tù madri de tutto r’mondo.
MARRONE. De n’bel marrone finto legno striato, che poi n’se capisce perchè c’aveva tutte ste striature, li fabbricavano gia’ graffiati. Alto un tappo e mezzo, che io a 3 anni lo usavo come tavoletto pè disegna’. La maniglia de lato, che c’aveva 24 ore de vita. Dopodichè diventava solo n’oggetto de contorno, col contorno de scotch, quello che serviva pè tenella attaccata al frigo.
3 scomparti. Quello sopra, quello sotto e quello n’mezzo.
Più il “comparto”surgelati. Che era n’pezzo de plastica incastrato su “quello sopra” co’ no sportelletto de carta velina, in cui c’entravano bei 3 bastoncini findus. C’era anche il modello ricco da 4  bastoncini più un sofficino.
E poi c’è stato il progresso, e allora sò cresciuti. N’era più il frigo, ma “r’frigo grande”. Che pure dopo 10 anni che l’avevano cambiato tù nonna te diceva ancora “sta su quello sopra, dentro al frigo grande”. Ma scusa, perchè quello piccolo ‘ndo  sta? Ma non l’avevamo buttato gia’ n’par de quinquenni fa?
Grande poi, praticamente era uguale a quella specie de barattolo marrone di prima, solo che c’aveva IL FREEZER.
Uuuhhh… na svolta, mo’ finalmente se potemo magna’ 5 bastoncini in 4. Che c’entrano belli larghi.
La guarnizione non serviva, se chiudevano con la sedia davanti, che la gomma de chiusura era funzionalissima, pè facce i marshmallow.
E poi silenziosi. Quando de notte attaccava il motore per refrigerare meglio, il tuo, o quello del palazzo di fronte, tutto il quartiere scendeva pè strada. Sti  terremoti, na paura, mejo dormi’ in macchina.
Insomma sti frighi vintage quando erano l’anni dei frighi vintage, a me nun me pare che assomijano piu’ de tanto a ste Soyuz da cucina che tanto vanno de moda adesso.
Ma per carita’, magari me ricordo male io.
O magari vendete n’sacco de cavolate voi.
PS: Se l’hai letto tutto sei uno Smeg.”
Iacopo Porri
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