Il cacciatore di vampiri – Rigor Mortis
di Juno Mak, Hong Kong, 2013
I vampiri, come è noto, stanno in Romania. A volte, come Dracula, fanno una capatina a Londra per amore. In Irlanda pare ci sia il vampiro che ha ispirato Bram Stoker. Ma i vampiri a Hong Kong ancora non li avevo mai visti. L’originale e visionario film di Juno Mak ha colmato questa mia lacuna. Il cacciatore di vampiri – Rigor Mortis è del 2013, ma è ora disponibile sulla piattaforma Fareastream, nata da una costola del Far East Film Festival. Non leggete la trama completa prima; non perché sveli tutti i misteri della storia, ma perché sembra scritta sotto effetto degli stessi allucinogeni che girano nel film: in altre parole, è totalmente fuorviante.
In sintesi, l’attore Siu-Ho si trasferisce in un malandato palazzo popolare di Hong Kong, dove pensa di por fine alla sua vita. L’incontro con un misterioso cacciatore di vampiri e l’apparizione di due anime gemelle (nel senso di sorelle gemelle decedute riapparse come spiriti malvagi) darà nuovo corso alla sua vita. Tutto si svolge tra le mura del palazzo infestato, dove anni prima si era consumata una tragedia proprio nell’appartamento 2442 di Siu-Ho; tra spiriti vendicativi, morti da riportare in vita, praticanti di magia nera professionisti ed apprendisti tali, strani incidenti e veri omicidi, bambini albini e un cacciatore cuoco, ecco nascere un vampiro vero, che svolazza e aggredisce chiunque abbia a tiro. Riusciranno l’attore ed il cacciatore a rimandarlo nelle tenebre?
Parrebbe un Van Helsing orientale, se non fosse che il film di Mak ha diverse chiavi di lettura. Sì, è interessante vedere come il mito dei vampiri prende vita in Estremo Oriente, dove anche il riso glutinoso è un’arma potente contro il male; gli effetti visionari sono spettacolari, crudi i flashback sulla tragedia che ha portato prima all’infestazione del palazzo e quindi alla creazione di un vampiro; ma Il cacciatore di vampiri è anche una riflessione intimista sull’amore eterno e il fallimento delle proprie aspirazioni. Insomma, il film sui vampiri che non ti aspetti. Ma che vale la pena vedere.
Michela Aloisi