Roma, 11 Marzo 2016, Scuderie del Quirinale
Correggio e Parmigianino – Arte a Parma nel Cinquecento è la nuova mostra presente all’interno de Le Scuderie del Quirinale, promossa da Roma Capitale, organizzata da Azienda Speciale Palaexpo e curata da David Ekserdjian.
La mostra offre una carrellata di capolavori provenienti da diversi musei nel mondo, grazie ai quali il pubblico potrà ammirare l’arte realizzata dai due pittori che, con il loro inconfondibile tratto, hanno sviluppato una corrente artistica che al contempo ha arricchito la città di Parma, attirando a sè diversi artisti, contribuendo così al Rinascimento italiano.
Antonio Allegri, detto il Correggio (1489-1534) e Francesco Mazzola detto il Parmigianino (1503-1540) furono i due grandi promotori e contribuitori dell’arricchimento della città di Parma grazie alle lore opere.
Il percorso espositivo è diviso in dieci sale, su entrambi i piani a disposizione all’interno de Le Scuderie del Quirinale. Del Correggio sono presenti i dipinti che più lo contraddistinguono, con il tema religioso e la mitologia; tra questi dunque vi sono Madonna Barrymore, proveniente dalla National Gallery of Art, il Ritratto di dama, proveniente dal Museo Statale dell’Ermitage di San Pietroburgo, Il martirio di Qauttro Santi, proveniente dalla Galleria Nazionle di Parma, il Noli me tangere, proveniente dal Museo del Prado di Madrid, La Scuola di Amore, proveniente dalla National Gallery di Londra ed infine Danae, proveniente dalla Galleria Borghese di Roma.
Del Parmigianino vedremo, oltre le opere a tema religioso e mitologico, anche diversi ritratti che hanno riscosso notevole interesse. Tra le opere presenti vi sono la grande Pala di Bardi, realizzata dall’artista all’età di sedici anni; San Rocco dipinto per la Basilica di San Petronio a Bologna, la Conversione di Saulo, proveniente dal Kunsthistorisches Museum di Vienna; la Madonna di San Zaccaria, proveniente dalla Galleria degli Uffizi di Firenze; la Schiava Turca della Galleria Nazionale di Parma e Antea, uno dei ritratti più misteriosi del Cinquecento.
I due Maestri hanno arricchito la città di Parma con svariati affreschi e dipinti, contribuendo a renderla una meta preziosa e notevolmente ricercata. Un’arte che si è fusa con la città stessa, che si è lasciata modellare dai due artisti.
Il Correggio è sempre stato un punto di riferimento per il Parmigianino, seppur i due artisti abbiano diverse sfumature che li contraddistinguono. Il Correggio è sempre stato più emotivo nelle sue opere, donando ai suoi personaggi i sentimenti che nutrono l’uomo, dalla gioia al dolore. A volte la gioia, nelle sue opere, assume sia connotazioni religiose che sensuali; anche il dolore e l’estasi dei martiri è sono dei fortissimi sentimenti che affiorano in alcune opere.
Il Parmigianino invece lascia volutamente i protagonisti dei suoi dipinti distaccati dalle emozioni, ma le sue opere trasudano di eleganza e raffinatezza, grazie ai movimenti ed alle pose.