SPETTACOLO 2022 – ALADDIN E IL VASO DI PANDORA
Direzione artistica Federico Vitrano
Con Tonia Labriola, Francesca Ciccozzi, Alessandro Pastore, Veronica Richelmy, Luisa Del Grosso, Chicca Vtrano etutti gli allievi e le allieve del Centro Dimensione Danza
Roma, Teatro Olimpico, 18 giugno 2022
Con l’appoggio della Regione Lazio, di Roma Capitale, del Comune di Formello, dell’AIL Roma (Associazione Italiana contro leucemie, linfomi e mieloma) e di una quantità di sponsor locali, dopo 3 anni di lavoro nell’ombra a causa della pandemia, torna allo scoperto il Centro Dimensione Danza di Federico Vitrano, che avevamo lasciamo nell’estate del 2019 nel festeggiare lo spettacolo di fine stagione alla sua ventesima edizione.
Come sempre, gli ingredienti che hanno reso questo evento un piacevole appuntamento annuale ci sono tutti: dalle bambine di 3 anni in tutù, che ovviamente suscitano la maggior tenerezza gli occhi dello spettatore, fino agli adulti, sono rappresentatI tutti i generi e tutti i livelli di danza.
Una prima parte è dedicata ad argomenti di varia attualità, come l’immigrazione, la terza età, il bullismo, la violenza sulle donne, i social, e perfino il recente e maledetto coronavirus, tutti accompagnati da musiche sapientemente selezionate. Difficile menzionare qualcuno in particolare, sia perchè sono davvero tanti gli allievi di ogni età del Centro, sia perchè, in proporzione appunto all’età, appaiono tutti preparatissimi e senza macchia, merito indiscusso del maestro e del suo staff nel guidarli. Il maestro stesso giustamente sottolinea che non è necessario che ognuno di questi allievi (a maggioranza femminile, ma non mancano anche i maschietti) diventi un professionista, per quanto con giusto orgoglio ne ricordi qualcuno degli anni scorsi che ha intrapreso sul serio una carriera professionistica. La danza insegna disciplina, cortesia e gioia del movimento, elementi che rimarrano anche a chi non farà carriera. Parole che denotano un autentico amore per il proprio mestiere.
Per la seconda parte ci spostiamo verso l’Oriente, perchè l’ambientazione è la favola di Aladdin. Compare dunque la danza del ventre (diretta da Luisa Del Grosso), ma anche generi più moderni come l’hip hop (Francesca Ciccozzi), e il modern jazz (Alessandro Pastore), oltre alla danza classica (Federico Vitrano stesso e Tonia Labriola) e contemporanea (Veronica Richelmy). Si dipana pian piano la storia coi suoi personaggi, fino al gran finale con tutti sul palco, un palco che sembra quasi non bastare, coi giovanissimi in prima fila e molte lacrimucce da asciugare in platea, dopo i vari ringraziamenti e la comprensibile commozione per una passione forzatamente repressa per tre anni.
Bene così, già al lavoro per l’edizione 2023, attendiamo invito per esserci di nuovo!
Alessandro Tozzi