Il sesso è (quasi) tutto. Evoluzione, diversità e medicina di genere

Si parla sempre più di parità di genere, anche l’agenda 2030 l’ha come obiettivo da raggiungere.
Ma perché esiste questa disparità?
Per rispondere a questa domanda ci viene in aiuto Antonella Viola con il suo libro: “Il sesso è (quasi) tutto- Evoluzione, diversità e medicina di genere”.
Nel suo libro spiega come siamo sempre vissuti in un mondo dove la disparità di genere fa da padrona, addirittura la medicina era pensata per uomini bianchi e il sesso femminile è sempre stato considerato “secondo”; ciò è dovuto soprattutto all’azione dell’ambiente culturale in cui la persona cresce infatti fa l’esempio di un sistema di programmazione lasciato libero di auto programmarsi: ha creato contenuti pedopornografici, i contenuti riferiti a musulmani erano pieni di sparatorie e morti, tutti i contenuti erano sessisti, razzisti e omofobi. L’intelligenza artificiale, però, non è altro che il frutto del pensiero umano, l’IA si nutre di ciò che digitiamo, delle frasi che scriviamo e il risultato è l’aberrazione appena scritta.
L’autrice è straordinaria nel semplificare i concetti quali evoluzione, diversità e medicina di genere. Parlando di evoluzione cita i cosiddetti errori “buoni” come, ad esempio, la scoperta della penicillina, nel 1929, ad opera di Alexander Fleming. L’evoluzione non è però affrontata in modo “darwiniano” ma dal punto di vista biologico: dalla formazione delle cellule al corpo umano. Tutto ciò si lega inevitabilmente alla diversità e la Viola ci spiega perché le differenze non sono solo importanti ma anche naturali: riporta l’esempio di persone nate con la sindrome di Turner o con la sindrome di Klinefelter (come Tom Cruise), variazioni cromosomiche che non possono essere definite “contro natura” perché è la natura stessa ad averle create; è lei stessa a non definire il mondo con strette definizioni binarie: gli stessi orientamenti sessuali sono naturalmente vari, non esistono solo gli eterosessuali, ma, in natura, esistono anche gli omosessuali …
Questo libro fornisce, in maniera semplice, una spiegazione del perché esistono tutte queste “diversità”. La Viola, inoltre, affronta anche il concetto di “scienza e medicina di genere” sottolineando come le differenze tra sesso siano importanti per la cura del corpo stesso. Durante il ‘900 farmaci, vaccini, qualsiasi tipo di medicina, erano testati su pazienti maschi e ciò comportava spesso un rigetto o sintomi collaterali da parte delle pazienti perciò si è iniziato a parlare di medicina genere-specifica perché, la stessa, dev’essere “personalizzata, preventiva, predittiva e partecipativa” ma il problema principale del mondo contemporaneo è l’essere circondati da stereotipi, anche inconsciamente. Nel libro è presente un esempio particolare che mi ha colpito riguardo alle differenze di genere: molti di noi sceglierebbero un robot-infermierA per la nostra cura e un robot MASCHIO per gestire le proprie finanze! Seppur una persona si possa ritenere aperta mentalmente probabilmente le sue scelte sarebbero dettate dal peso della società STEREOTIPATA che grava su di noi. Riassumendo penso che quello dell’autrice sia un vero e proprio appello nei nostri confronti perché tramite la semplicità e la scorrevolezza del libro riesce a farci comprendere degli argomenti complessi e soprattutto ci fa riflettere su ciò che prima avremmo considerato “normale”, ”naturale” e ciò che REALMENTE lo è.

Martina Toffi

Antonella Viola
Professore Ordinario di Patologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova e Direttore Scientifico dell’Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP-Città della Speranza). Pordenone, 17 settembre 2021. Photo by Leonardo Cendamo/Getty Images

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