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Drammaturgia: Cristiana Mecozzi
Regia: Cristiana Mecozzi e Alessandro Giova
Con Cristiana Mecozzi e Alessandro Giova

Andato in scena al Nuovo Piccolo Garbatella domenica 6 aprile, “Supermarket Fobia” è una commedia intelligente e surreale firmata da Cristiana Mecozzi, che interpreta anche uno dei protagonisti insieme ad Alessandro Giova. Lo spettacolo porta sul palco una storia d’amore contemporanea, fatta di contrasti, ideologie alimentari e abitudini che si trasformano in gabbie.
Lei è una donna famosa, decisa e affascinante; lui un giornalista brillante e un po’ disilluso. Il loro amore nasce nel segno della passione per la carne – simbolo qui di un desiderio viscerale e condiviso – ma prende presto una piega inaspettata. Lei diventa vegana e impone al futuro marito un pranzo di nozze rigorosamente cruelty-free. Lo shock lo travolge: lui perde la memoria, e al risveglio, accetta di essere chi la moglie gli racconta di essere – un convinto vegetariano.

Comincia così una convivenza scandita da una routine sempre più ripetitiva, dove il supermercato diventa il simbolo della vita che si consuma in gesti automatici, tra scaffali di scelte obbligate e silenzi che si fanno abitudine. Il dramma si tinge di ironia, e viceversa, mentre i due personaggi si muovono come su un tapis roulant esistenziale che li avvicina e li allontana di continuo.
La scrittura di Cristiana Mecozzi è brillante, capace di far ridere e riflettere sul compromesso, sul senso di identità e su quanto siamo disposti a sacrificare per l’amore – e per l’idea che abbiamo dell’amore. Il supermercato non è solo uno spazio fisico, ma una metafora della relazione: ordinato, ripetitivo, eppure imprevedibilmente deserto.

La regia è snella, i tempi comici ben gestiti, e il duo in scena si dimostra affiatato, capace di muoversi tra situazioni grottesche e momenti di toccante disincanto. Non c’è lieto fine né tragedia, solo la consapevolezza che a volte l’amore non salva, ma accompagna. Magari in silenzio, in fila alla cassa.
“Supermarket Fobia” è uno spettacolo originale, dal sapore agrodolce, che racconta con intelligenza e ironia la distanza che può nascere anche quando si vive sotto lo stesso tetto… o si condivide lo stesso carrello.
Serafina Desiderio
