INFERNO di Dan Brown

Titolo: Inferno

Autore: Dan Brown

Editore: Mondadori

Pagine: 600

Genere: Thriller

Data di pubblicazione: 14 maggio 2013

Trama: Il profilo di Dante che ci guarda dalla copertina è il motore mobile di un thriller che di “infernale” ha molto. Il ritmo e poi il simbolismo acceso, e infine la complessità dei personaggi. Non è sorprendente che lo studioso di simbologia Robert Langdon sia un esperto di Dante. È naturale che al poeta fiorentino e alla visionarietà con cui tradusse la temperie della sua epoca tormentata il professore americano abbia dedicato studi e corsi universitari ad Harvard. È normale che a Firenze Robert Langdon sia di casa, che il David e piazza della Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio siano per lui uno sfondo familiare. Ma ora è tutto diverso, non c’è niente di normale. È un incubo e la sua conoscenza della città fin nei labirinti delle stradine, dei corridoi dei palazzi, dei passaggi segreti può aiutarlo a salvarsi la vita. Il Robert Langdon che si sveglia in una stanza d’ospedale, stordito, sedato, ferito alla testa, gli abiti insanguinati su una sedia, ricorda a stento il proprio nome, non capisce come sia arrivato a Firenze, chi abbia tentato di ucciderlo e perché i suoi inseguitori non sembrino affatto intenzionati a mollare il colpo. Barcollante, la mente invasa da apparizioni mostruose, il professore deve scappare. Aiutato solo dalla giovane dottoressa Sienna Brooks, soccorrevole, ma misteriosa come troppe persone e cose intorno a lui, deve scappare da tutti. Comincia una caccia all’uomo in cui schieramenti avversi si potrebbero ritrovare dalla stessa parte, in cui niente è quel che sembra.

Una citazione tra tutte “I luoghi più caldi dell’inferno sono riservati a coloro che in tempi di grande crisi morale si mantengono neutrali.”

Ultimo libro di Dan Brown che vede di nuovo come protagonista il professor Langdon, protagonista anche dei fortunati predecessori quali il codice da vinci, angeli e demoni e il simbolo perduto.

La storia si svolge tra Firenze, Venezia e Istanbul, tra simbolismi, enigmi, colpi di scena, e inseguimenti alla pari di un fanta-thriller o di una spy story che nulla ha da invidiare ai vari mission impossibile o 007; lo scopo di questi rocamboleschi inseguimenti è impedire che l’attentato di un pazzo bioterrorista ossessionato dalla problematica della sovrappopolazione mondiale, si compia mettendo a repentaglio la vita umana nel mondo.

La lettura è coinvolgente e piacevole, non ci sono pagine di inutili descrizioni come a volte capita in alcuni romanzi, e le 600 pagine si leggono quasi in un soffio.

Le vicende a volte sono un po’ troppo rocambolesche, tenendo presente che il protagonista ha abbondantemente superato “gli anta” ma qualche piccola licenza poetica questo scrittore se la può anche concedere.

Ci sono nella storia alcune imprecisioni dal punto di vista storico e architettonico, che per esigenze di scrittura sono state un po’ “addomesticate” per la buona riuscita della storia; come per esempio la maschera funebre di Dante, effettivamente esposta a Palazzo Vecchio in una teca con lo sfondo di velluto rosso, ma in realtà nessuna delle maschere mortuarie del sommo poeta conosciute, pare che sia autentica e questa in particolare pare risalga al 1915.

Bellissime le descrizioni del corridoio Vasariano e dei passaggi segreti di Palazzo Vecchio e delle sculture presenti nel giardino di Boboli.

Tutto il libro ruota intorno al capolavoro di Dante la Divina Commedia e in particolare alla cantica appunto dedicata all’inferno, in cui l’autore attraverso il protagonista il professor Langdon si dilunga con dovizia di particolari per esempio citando nella Visione dell’Inferno di Botticelli alcuni particolari relativi ai supplizi sopportati dai dannati e alla struttura a cono rovesciato dell’inferno.

Come in tutti i libri di questo autore i personaggi inizialmente sembrano negativi ma si riveleranno poi tutt’altro che tali.

Il finale è sorprendentemente e assurdamente lineare e le spiegazioni di alcuni avvenimenti sono piuttosto inverosimili e incredibili, ma il romanzo funziona come un ingranaggio perfettamente oliato e ogni personaggio o storia ha un suo perché e un suo compito da svolgere che svolgerà fino in fondo.

Suggestive le descrizioni dei luoghi in cui la vicenda si svolge, ma non poteva essere altrimenti viste le città dove si ambientano le vicende; attualissime e intrinsecamente preoccupanti anche le motivazioni scientifiche, etiche e religiose che danno vita a tutta la storia, che inducono il lettore ad una seria riflessione su cosa sia giusto e cosa sia sbagliato per salvare il mondo dal suo inevitabile annichilimento per sovrappopolazione.

Concludendo, Inferno è un po’ guida turistica; un po’ “caccia al tesoro”; un po’ spy-story; un po’ saggio scientifico; un po’ feuilleton, ma nonostante il notevole lavoro di ricerca alle spalle, va letto tenendo presente che è un romanzo e non un saggio.

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