“Dimentica” è il nuovo video estratto dal vostro album “Siamo Stati Noi“. Un video che racconta una storia legata al degrado dell’ambiente. Quanto questa tematica -purtroppo- è sempre più nelle menti delle persone, alla ricerca davvero di un mondo più bello e più pulito?
L’ informazione libera dei giorni nostri, accessibile e alla portata di tutti, ci permette di capire, a volte dovendo comunque far appello all’intuito, cosa succede al di là delle nostre mura.
Documenti, indagini, servizi di informazione, quelli buoni, stanno aprendo la mente alle persone verso l’emergenza che stiamo vivendo a cui il consumismo ci ha portati.
Sempre più individui prendono coscienza dello scarso rispetto per la vita e per l’ambiente che abbiamo per mantenere un certo comfort e della minaccia che ne consegue.
Come descritto in “Dimentica” però, spesso questa coscienza è un fuoco di paglia, quando ci si sente inefficaci come semplici individui di semplici buone azioni, si tende a rassegnarsi, dimenticando e concentrandosi sulla propria breve, nociva, miracolosa esistenza.
Come dunque nasce il disco “Siamo Stati Noi” e quali sono le altre tematiche legate alle altre canzoni?
“Siamo Stati Noi” nasce dall’esigenza di esprimere e liberarsi di perplessità, concetti e conclusioni elaborate da Tano.
Scoperta per caso la capacità di mettere parole in musica vengono fuori una decina di canzoni che parlano di condizione umana, drammi quali degrado ambientale e guerra, amore vissuto e amori moderni.
Da qui la necessità di arrangiarli con veri e capaci musicisti, ed è così che nascono i NO.TA .
“Siamo Stati Noi” è un disco che stimola a cantare, nel farsi un esame di coscienza e ad aggregarsi.
Nonostante le difficoltà della musica odierna, specialmente nei live, leggo nella vostra scheda un discreto numero di concerti in giro per Milano e provincia. Quanto la musica fa “fatica” nell’avere un proprio spazio, magari a dispetto di chi invece è alla ricerca di qualcosa di nuovo da ascoltare e non lo trova?
I primi anni abbiamo fatto tanti concerti, spesso in pessime condizioni di service e location, senza riconoscimenti né rimborsi economici. L’errore che fanno un po’ tutti i gruppi nascenti restando sempre nella nicchia del pubblico che si portano dietro e facendo guadagnare solo i locali.
L’esigenza di suonare è più forte di ogni cosa a volte.
Ora a distanza di quattro anni dall’inizio del nostro progetto, raggiunta una professionalità impeccabile, facciamo molta più fatica a suonare live semplicemente perché chiediamo un compenso.
Cover e tributi, soltanto questo vogliono nel nostro paese, ma paradossalmente più si va a Sud più sono avanti e propositivi nella musica inedita.
Qual è il concerto che ricordate con più affetto?
I “NO.TA” hanno cambiato formazione definitivamente poco tempo fa, con l’arrivo di Jvan Tagliabue alla batteria a fine 2014. Dovendo riarrangiare lo spettacolo, i nuovi brani e affrontare nuove produzioni, di live ne abbiamo fatti pochi insieme; quindi per la formazione odierna dei NO.TA il live da ricordare deve ancora arrivare e sarà qualcosa di magico. Garantito!
Per ora ricordiamo quello al Bundalinda di Brugherio in cui Tano restò in mutande, per miracolo, merito di due moleste spettatrici. Jvan dalle retrovie, al primo live, si beccò le chiappe di Tano di fronte! E’ giusto mettere in chiaro subito l’andazzo delle cose.
“No.Ta” rock italiano: a quali grandi artisti vi ispirate o vorreste un giorno diventare?
Noi vogliamo migliorarci sempre di più e al contempo sperimentare sempre di più. Ci ispiriamo a tutti gli artisti che lo fanno, non abbiamo fama di successo ma di diffusione di ciò che facciamo e il desiderio di riuscire ad auto-sostenere questa nostra passione.
Ognuno di noi ha le sue influenze, è meglio che averne una da perseguire rischiando di diventare un clone zoppo di qualcosa che già è esistito.
Comunque l’ispirazione è fondamentale e i grandi musicisti di buon gusto presenti e passati ci sono tutti. A noi, nella nostra umiltà, piacerebbe riuscire solo a eguagliare artisti da 70.000 persone sotto al palco, tutto qua.
Nel caso il piano A (musicale) non possa funzionare, vi state preparando anche un piano B?
Ognuno di noi ha il suo lavoro e le sue attività, la triste situazione dell’arte nei giorni nostri ci costringe ad avere piani B, soprattutto per mantenere il piano A.
Poi in fin dei conti siamo musicisti, il nostro piano A non fallirà mai!
“Siamo Stati Noi” è un disco uscito nel 2013. State quindi lavorando a un nuovo album per il prossimo anno? O a quali altri progetti lavorate?
Ci siamo fatti due conti e produrre professionalmente un album è parecchio costoso, il tempo necessario per far le cose fatte bene in strutture con adeguati standard da almeno 300€ al giorno è insostenibile per le nostre tasche, per poi avere un album che nessuno ti promuove se non l’ha prodotto o co-prodotto.
Quindi abbiamo deciso di procedere con singoli, per poter avere più cura di ciò che creiamo, singolo e video, singolo e video, singolo e video finchè non troveremo chi voglia produrre un album con la nostra arte dentro. Un’etichetta discografica sarebbe l’ideale.
A breve registriamo il videoclip di una nuova produzione ancora inedita e stiamo perfezionando uno spettacolo da portare in giro.
Prossimi appuntamenti live?
Suoniamo a Brugherio, Area Feste domenica 21 giugno per la festa della Croce Bianca, per beneficenza.
Per ulteriori date live ci stiamo organizzando e attendiamo risposte, come sempre.
Ora che lo spettacolo ci soddisfa speriamo in un autunno pieno di concerti sui palchi!