PARABOLA MATRIMONIALE

Commedia in due atti, presentata da ROMATEATRI ASSOCIAZIONE CULTURALE e scritta da Fabrizio De Luca.

 FABRIZIO DE LUCA – PARABOLA MATRIMONIALE

Regia Fabrizio De Luca

Con Fabrizio De Luca, Luisa Cimarra, Alessandro Tozzi, Noemi De Luca

Associazione Culturale RomaTeatri

Regia luci e fonico Maurizio Agostini

Roma, Sala RomaTeatri, dal 29 ottobre al 1° novembre 2015

 

Fabrizio De Luca, Luisa Cimarra, Alessandro Tozzi e Noemi De Luca hanno portato in scena, con debutto il 29 ottobre , una commedia in due atti, presentata da ROMATEATRI ASSOCIAZIONE CULTURALE e scritta da Fabrizio De Luca, dal titolo: “Parabola matrimoniale”.

Commedia divertente ambientata in una giornata particolare: la concomitanza della finale di Champions League e l’anniversario di matrimonio di Mario e Camilla (Fabrizio De Luca e Luisa Cimarra).

Lui, Mario, tifosissimo della Roma che, da buon tifoso, non perde occasione per guardare le partite. Lei, Camilla,  moglie in cerca di più attenzioni, soprattutto in quel giorno, il giorno del loro anniversario di matrimonio.

Il primo atto della commedia  ha come location la casa della coppia: ambiente semplice, un divano, un separé, un tavolino, sedie e, soprattutto, un televisore ed un decoder mal funzionante.Parabola%203

Ed è proprio l’ossessione per il calcio che porta Camilla a lamentarsi della mancanza di attenzioni da parte del marito.

I dialoghi sono scorrevoli e divertenti ed intervallati da piccole esibizioni di ballo di Noemi De Luca.

Il secondo atto, iniziato dopo che dall’Associazione RomaTeatri ci è stato gentilmente offerto un piatto di pasta all’arrabbiata, tipico di Roma ma… ”molto arrabbiata”, è ambientato nel ristorante, prenotato da lei per festeggiare il loro anniversario.

Al ristorante troviamo un altro personaggio: il cameriere, Sandro (Alessandro Tozzi), che, inizialmente muto, con la gestualità è abilissimo nell’esprimere emozioni attraverso un dialogo non parlato e, con la sua stessa gestualità, fa intendere di essere l’amante di Camilla: le porta fiori a tavola, la “coccola” e la riempie di attenzioni, tutte cose che Camilla desidera dal suo uomo perfetto, il tutto senza proferire parola, per questo viene appellato spesso da Mario “scemo, idiota ed imbecille” e, a queste offese gratuite, seguono gesti simbolici (poco garbati) che suscitano ilarità nel pubblico.

Camilla, stanca del comportamento incurante nei suoi confronti del marito, confessa allo stesso apertamente la sua relazione con il cameriere il quale apre bocca solo quando Mario gli dà del laziale, grande offesa per un romanista come lui!Parabola%204

Quando Camilla confessa di esser stata dallo psicologo per i problemi causati dal marito e presenta il conto dello stesso a Mario, il cameriere Sandro, capendo che i conti avrebbe potuto pagarli lui, ritorna sui suoi passi e si allea con Mario preferendo il calcio alla bella amante.

Qui troviamo il cliché che calcio e donne non vanno d’accordo e che gli uomini preferiscono il calcio alle donne.

Non aveva tutti i torti Rita Pavone quando cantava :”Perché, perchè? La domenica mi lasci sempre sola, per andare  a vedere la partita….” .

Il finale, invece, l’ho trovato inaspettato: mentre Mario e Sandro guardano la finale della Champions League, Camilla chiude lo spettacolo con le seguenti parole:

“Anni e anni sprecati prima con mio marito, poi con il mio amante, nascondendo la mia vera e unica passione che è…!”.

Spettacolo simpatico, divertente, egregiamente interpretato.Parabola%202

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