Editore: Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Anno edizione: 2022
Pagine: 432
Trama: Nella grande casa spenta in cima alla collina, vive sempre sola una bambina… Si chiama Eva, ha dieci anni, e con lei ci sono soltanto una governante e una ragazza finlandese au pair, Maja Salo. Dei genitori nessuna traccia. È proprio Maja a cercare disperatamente l’aiuto di Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, l’addormentatore di bambini.
Da qualche tempo Eva non è più davvero sola. Con lei c’è un amichetto immaginario, senza nome e senza volto. E a causa di questa presenza, forse Eva è in pericolo.
Ma la reputazione di Pietro Gerber è in rovina e, per certi versi, lo è lui stesso. Confuso e incerto sul proprio destino, Pietro accetta, pur con mille riserve, di confrontarsi con Eva. O meglio, con il suo amico immaginario.
È in quel momento che si spalanca una porta invisibile davanti a lui.
La voce del bambino perduto che parla attraverso Eva, quando lei è sotto ipnosi, non gli è sconosciuta.
E, soprattutto, quella voce conosce Pietro. Conosce il suo passato, e sembra possedere una verità rimasta celata troppo a lungo su qualcosa che è avvenuto in una calda estate di quando lui era un bambino.
Perché a undici anni Pietro Gerber è morto.
E il misterioso fatto accaduto dopo la sua morte ancora lo tormenta.
Donato Carrisi non delude mai, è un vero maestro della suspence, puntualmente trascina il lettore in un vortice di realtà sconosciute quanto allo stesso tempo affascinanti e pericolose, e in questo libro conferma ancora una volta le aspettative del lettore.
La storia è inusuale e particolare come in ogni suo romanzo, il protagonista del romanzo è quel Pietro Gerber che abbiamo conosciuto nei romanzi precedenti, l’addormentatore di bambini, che vive nell’eterno timore di non essere all’altezza del genitore anch’esso ipnotista, seppure con un approccio diverso con i suoi giovani pazienti.
Come ognuno di noi anche Pietro Gerber hai suoi demoni interiori con cui combatte la sua personale guerra con i mulini a vento, e questa volta il demone è personificato da una sua ex paziente piuttosto problematica e svanita nel nulla, che però pare perseguitarlo in ogni dove, tanto da spingerlo ad assumere un investigatore privato per seguirlo e verificare una volta per tutte che non stia diventando paranoico.
Anche in questo libro la storia, che ruota intorno alla piccola Eva e ai suoi “poteri”, è un labirinto di tranelli da schivare e menzogne da dipanare; alcuni personaggi che apparentemente cercano di aiutare il protagonista, in realtà in parte lo ostacolano e in parte cercano di manipolarlo a proprio vantaggio.
Come in ogni libro di Carrisi, alcuni personaggi non sono chi dicono di essere e lo si scopre man mano che il racconto si svolge, e anche la piccola paziente si rivelerà soltanto uno strumento inconsapevole abilmente manipolato da personaggi noti e senza scrupoli.
Carrisi anche in questo libro stupisce il lettore con nuove e sorprendenti rivelazioni esplorando i complessi mondi mentali umani.