LA “ROBA DA MATTI” CONTAGIA ANCHE L’ANTIGONE

Irrefrenabile la nostra compagnia diretta da Lodovico Bellè

ROBA DA MATTI di Lodovico Bellè

Compagnia Associazione Culturale Sul Palco

Regia Lodovico Bellè

Con Arianna Bonardi, Pietro De Seta, Tommaso Moro, Gilda Sacco, Alessandro Tozzi, Luciano Tribuzi

Teatro Antigone, Roma, 23 e 24 giugno 2018

Foto di scena Salvatore Russo

 

La Roba da matti che avevo già conosciuto nello scorso settembre supera se stessa nella splendida cornice del piccolo ma accogliente Teatro Antigone, quartiere Testaccio e tanta storia di Roma da respirare.

Un nuovo interprete, Pietro De Seta, a sostituire l’autore stesso nelle sue parti lasciandolo così fresco fresco per una regia che estrae il meglio assoluto da tutti, e anzi con l’introduzione di un preambolo in più, una scenetta iniziale inedita e molto piacevole.

E’ una banda di matti assoluta quella che si impossessa del Teatro Antigone, a cominciare da colui che dovrebbe dare una regolata ai matti, quello psichiatra dott. Arlenghi interpretato come una mina vagante da Alessandro Tozzi, prima alla fermata dell’autobus, ove si svolge tutta la prima parte di spettacolo, poi nel suo studio per la seconda parte.

I bizzarri pazienti del bizzarro psichiatra si succedono uno dopo l’altro prima alla fermata poi casualmente presso lo studio, e sono tutte schegge impazzite: difficile dire di questa o quella battuta o ricordare una gag in particolare perchè è un continuo di trovate sceniche e registiche, nonostante una scenografia pressochè assente, ed è forse proprio questo l’elemento decisivo. La mancanza di scenografia e di particolari costumi finisce per porre l’attenzione al 100% sulla performance dei 6 attori, abilissimi con voce,mani, occhi e tutto il corpo. Si tratta di un’ora di stilettate a raffica, nella miglior tradizione degli “assurdialoghi” come Bellè stesso li definisce. Una comicità di stampo surreale, dove tutto può essere smentito da un momento all’altro, dove l’ovvio non esiste, dove gli stati d’animo degli interpreti cambiano di continuo, come sotto delle folgorazioni.

E’ così che Arianna Bonardi passa dalla passeggiata al parco ad una rapina in banca, Luciano Tribuzi subisce il fluido magico di un libro inquietante, Gilda Sacco si sfoga sterminando piccioni, Tommaso Moro si rende protagonista di follie varie nell’attesa di “conquistare” il futuro suocero, Pietro De Seta suona, canta, fa il cane, un pò di tutto, mentre lo psichiatra che dovrebbe moderarli invece li aizza da grande provocatore.

Il ritmo è forsennato grazie all’impegno e alla preparazione di tutti e soprattutto grazie alla sapiente regia di Lodovico Bellè, che ha voluto uno spettacolo di durata non lunghissima ma senza tregua.

Consigliato a chiunque non lo avesse visto finora, segnatevi la data del prossimo 29 luglio a Latina.

Carla Tarquini

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