Last minute

Vite last minute

Roma, Teatro San Genesio, 15 gennaio 2020

La Compagnia Sogni di Scena presenta Last Minute di Adriano Bennicelli, dal 14 al 19 gennaio 2020

Regia: Emilia Miscio
Scene: Giorgio Miscio.
Direttore di scena: Simona Borrazzo.
Fonico: Giorgia Caredda.
Foto e video: Riccardo Dell’Era.
Assistenti di scena: P. Aluigi, L. Lopomo, M. Camedda.

Con: Christian Cavallini, Daniele Di Luca, Dorinda Faustini, Jessica Ferro, Marco Gargiulo, Giulio Iaione, Cristiano Migali, Ezio Provaroni, Violetta Rogai, Emanuele Vircillo.

La Compagnia Sogni di scena ci ha abituati negli anni a spettacoli frenetici, colorati, divertenti, supportati da una scenografia articolata, minuziosa seppur funzionale; con Last Minute la regista Emilia Miscio cambia pericolosamente e generosamente rotta, portando sul palco un testo dolceamaro, dove la risata si alterna alla riflessione, toccando temi importanti e scavando nelle profondità dell’animo umano. E la scenografia si adegua, spoglia, essenziale, simbolica. Un azzardo? Forse. Una scommessa? Possibile. Ma con Last Minute, la Miscio ha vinto il Jackpot.

Il testo è di Adriano Bennicelli, classe 1965, autore di numerose commedie (la maggior parte messe in scena al Teatro 7 per la regia di Michele La Ginestra), tra cui ricordiamo Radice di 2, Insieme a te non ci sto più, I Dentici, Mediano di spinta, A ruota libera, Banda disarmata; Last minute ha debuttato nel dicembre 2007, tre anni dopo il catastrofico tsunami in Indonesia, colpendo dritto al cuore gli spettatori del Teatro 7. Poco più di 12 anni dopo, la regista Emilia Miscio esce coraggiosamente dalla sua zona di comfort della commedia anglosassone e statunitense e decide di portarla in scena con la sua compagnia al Teatro San Genesio; a distanza di 15 anni dalla tragedia, l’impatto emozionale del testo, coadiuvato da un’ottima regia e dall’interpretazione toccante dei protagonisti, resta intatto.

Che si tratti di uno spettacolo diverso da quelli cui la Miscio ci ha abituati finora, è chiaro già dall’incipit: sul palco, un pilota, turbato, confuso, con le lacrime agli occhi, racconta la sua storia. La storia di un viaggio last minute in Thailandia. Sull’aereo, oltre a lui e al suo secondo, la romantica hostess Carmen e una variopinta umanità di passeggeri: la giovane coppia che sta insieme da anni ma si è appena sposata, l’uomo divorziato che pensava di andare nel freddo Est europeo ed ha acquistato per errore il biglietto last minute per il sudest asiatico, l’uomo d’affari capitalista e il suo contraltare, il marxista propagandista che vuol fare proseliti nei villaggi thailandesi.

Tra gag e paradossi si ritroveranno tutti lì, sulla spiaggia del villaggio thailandese, ognuno con la sua storia. A lato, parallela ma convergente, un prete racconta la sua: quella di bambini che giocano a calcio e della piccola Kim scomparsa. Come tanti quadri, ogni personaggio dà vita alla sua realtà, mostrando luci ed ombre di se stesso e della sua vita. Capitalista e marxista a confronto ammorbidiranno le loro posizioni. La giovane coppia, Giuseppe e Maria, che per la sognatrice Carmen sono il suo ‘Presepio‘, mostra segni di cedimento; sedotta dall’animatore del villaggio, scoperta da Giuseppe un attimo prima dell’inevitabile, Maria subirà la violenza del neo marito, che la lascerà li piangente e tremante. Il fatuo animatore mostrerà in questo frangente tutta la sua vigliaccheria. Il divorziato troverà nella giovane barista al villaggio una possibile conquista; ma la ragazza è la minorenne Kim, e l’intervento del prete lo metterà di fronte alla sua coscienza. Manca il pilota, che dopo aver baciato Carmen dando inizio a quella che potrebbe essere l’unica vera storia d’amore, è costretto all’aeroporto per una questione urgente. Non tornerà più indietro. Sul villaggio l’onda dello tsunami distrugge tutto: vite, sogni, speranze. Il pilota sopravvissuto, interpretato dall’intenso Christian Cavallini, guida il pubblico fino allo straziante epilogo; con il cuore spezzato e pieno di rimpianti per quell’amore appena nato e mai vissuto e le lacrime che scendono copiose per la tragedia di cui è stato inerme spettatore sopravvissuto per caso. Perché se, come diceva Oscar Wilde, ‘vivere è la cosa più rara al mondo: la maggior parte della gente esiste e nulla più’, lo spettacolo scritto da Bennicelli e magistralmente diretto dalla Miscio ed interpretato dai suoi attori, ci sprona a non sprecare attimi preziosi. Ricordandoci che anche la vita è un last minute.

Michela Aloisi

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