L’ORRORE DI CERTE PERVERSIONI

Sembra un brutto film ma purtroppo è tutto vero!

Piccole piccolissime, destinate alla perversione di uomini apparentemente “normali”, con una vita “normale”, un lavoro “normale”, un menage familiare “normale”, ma che di “normale” non hanno nulla. Un primato di perversione tutto italiano, di cui faremo volentieri a meno, sono padri di famiglia, compagni, colleghi, vicini di casa, dal volto pulito e sereno, mai li immagineresti a compiere atti così immondi. Partono dal nostro paese, per una vacanza all’apparenza  “normale”, arrivano in Cambogia, in Brasile, Kenya, Santo Domingo. Acquistano pacchetti all inclusive, che prevede il soggiorno e lo stupro con bambine sempre più piccole, tutto a pochissimo, per pochi euro. Le piccole arrivano per mano ai loro genitori, vengono messe al mondo per questo scopo, per essere vendute come carne da macello, per sfamare un’intera famiglia, la vita lì non vale nulla, meno che mai quella di quei piccoli angeli. Gli uomini che le comprano le usano, hanno dai 5/6 anni ai 12 anni, ma vengono richieste anche cucciole di 2/3 anni, per accontentare i più esigenti. Leggere queste cose fa male, fa orrore, noi che siamo abituati a vedere la famiglia del mulino bianco in tv, noi che organizziamo congressi per la famiglia, noi che del bambino abbiamo una venerazione. Tutta apparenza. Sotto il tappeto elegante, si nasconde la sporcizia con le storie più immonde. Si perché molti di questi personaggi quando tornano, a qualcuno lo raccontano, qualcuno ne viene a conoscenza. Pochi giorni fa ho lanciato un post su fb con la fonte “il fatto quotidiano” e nel giro di poche ore è diventato virale, un risultato inaspettato ma al quale nel mio cuore miravo. Finché ho potuto ho seguito le condivisioni per leggerne i commenti, in una di questa sono venuta a conoscenza di una storia di orrore dove un uomo si vantava con una sua amica italiana delle sue attività sessuali in questi paesi. Quello che provoca in me una rabbia quasi omicida, oltre ovviamente al fatto in sé è l’atteggiamento di totale distacco, di menefreghismo di chi raccoglie se pur con orrore tali confidenze. Sarebbe bastata una denuncia. Qualcosa si può fare, c’è sempre un modo, sempre! Purtroppo il buonismo è dilagante, inorridiamo, ma nessuno fa nulla, nessuno si prende su di sé la responsabilità di denunciare. Viviamo la rosea prospettiva dei nostri cuccioli e allontaniamo come fossero solo films, fiction, queste realtà. Invece è tutto vero, queste bambine nei loro paesi aspettano ogni giorno di essere stuprate, tutti lo sanno, nessuno fa nulla. C’è una donna in Cambogia che sta dedicando la sua vita a queste bambine, lei stessa è stata vittima del turismo sessuale. Si chiama Somaly Mam ed è il presidente AFESIP Cambogia, ha fatto della sua attuale vita una missione, ha creato un luogo di accoglienza per queste bambine, per toglierle da questo orrore. Il video sulla sua testimonianza è su YouTube:https://youtu.be/6CLpVqCbFUQ
ed è stato realizzato per raccogliere fondi, per aiutarla a tenere in piedi la struttura, perché  non chiuda rimettendo in strada nuovamente queste cucciole. “Se potessi prenderei su di me tutta la loro sofferenza” queste sono sue parole. Solo che la sofferenza di queste creature è responsabilità anche nostra. Non possiamo rimanere in silenzio, non possiamo non unirci al grido di questi angeli, lasciare impuniti quegli uomini apparentemente “normali” con una voluta perversione quasi mai dovuta a malattie mentali. Non possiamo inorridire e poi archiviare. Diventiamo complici, diventiamo come chi stupra, tornando alla nostra vita “normale”. Le condivisioni del mio post è stato un aiuto immenso. Ha scosso le anime, in un mondo dove non esiste più etica dove condanniamo ma non agiamo. Grazie per chi lo ha fatto e che continuerà a farlo. Spero che arrivi sotto gli occhi di qualcuno con il potere grande di  cambiare le cose, che non si limiti solo a leggere passando oltre. Perché gli orchi non sono solo chi stupra ripeto, ma anche coloro che rimangono indifferenti senza cambiare lo stato delle cose, soprattutto chi ha il potere di poterlo fare.

Marzia Bortolotti. 
Sophie Sapphire 

Sotto i commenti del mio post il poeta Giuseppe Cataldi ha postato la poesia di sua moglie che ha accarezzato l’anima di chiunque l’ha letta. 
Di Eleonora Sciara: Nel bosco

Bambini abbandonati nei cassonetti
traviati violati picchiati venduti
spose bambine vendute rapite
bambini uccisi prima di nascere
o di botte davanti a madri indifferenti
e da insegnanti pescecani
fatti esplodere con le bombe alla cintura
mandati in guerra drogati
abbandonati alla fame ed agli stenti
costretti a lavorare negli inferni
Con una stella gialla sul petto
furono fumo denso di camini
nell’orrore dei campi di sterminio

Il lupo cattivo ha buona favella
Cappuccetto rosso nel bosco saltella
il cacciatore la sua buona stella
vieni qui bambino dolci caramelle
ti porto nel bosco ci sono farfalle
vieni ragazzina piove e fa freddo
ti porto a casa ti offro un passaggio
dell’orco rimane impresso nel cuore
un marchio cocente della turpe stagione.
Hans e Gretel son lasciati nel bosco
da padre debole e madre matrigna
al forno di strega sfuggon d’un soffio
Pollicino e i suoi fratelli d’astuzia
salvano la vita dai tranelli
mentre il bosco allunga radici e rami ad artigli

nessuno vi sente nessuno vi aiuta
han troppo da fare a vivere male
non c’è giustizia va in prescrizione
orrore su orrore: vorrei essere un dittatore.

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Pierina
Pierina
5 anni fa

Non serve dire non ci posso credere. Crediamoci è purtroppo dobbiamo credere a queste infamie inenarrabili su poveri corpicini doloranti e abbandonati all indifferenza del mondo. Ma… Uomini che fate queste cose… Ma non vi fate schifo?

Rosaria
Rosaria
5 anni fa

Qualsiasi commento rimane una cosa inutile se non si fa qualcosa per aiutare a liberare queste bambine da questi orchi…io vorrei fare in modo di dare un aiuto economico ma con chi mi.posdo mettere in contatto???

Maria teresa
5 anni fa

al rogo tutti questi porci

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[…] nessuno vi sente nessuno vi aiuta han troppo da fare a vivere male non c’è giustizia va in prescrizione orrore su orrore: vorrei essere un dittatore. (qui) […]