L’affaire Dreyfus é una pagina dolente della storia francese che ha portato un innocente all’accusa di cospirazione e spionaggio, all’umiliazione della degradazione morale, alla prigionia in condizioni inumane e poi, dopo 5 lunghi anni di prigionia e una lunga lotta, alla riabilitazione. Tutto questo in un contesto di fine 1800 dove l’anisemitismo si faceva sentire piu’ forte che mai. Dreyfus é stato il capro espiatorio e al contempo l’oggetto di un condanna che voleva essere esemplare e di monito a chi nutrisse gli stessi ideali di giustizia.
Dreyfus nasce in Alsazia a Mulhouse nel 1859, fervente patriota, nel 1894 con una carriera militare già fiorente, viene accusato di spionaggio e di cospirazione. L’affaire Dreyfus, come viene chiamato da quel momento, lo porta in una spirale di umiliazione, degradazione morale, prigionia e alla fine, dopo una lunga lotta portata avanti anche da insigni letterati come Emile Zola, alla riabilitazione nel 1906.
Con questa mostra, dove sono esposti non solo scriti dell’epoca ma anche effetti personali, scritti olografi e fotografie del Capitano Dreyfus, si vuole rendere omaggio a una figura importante della storia francese. In un momento storico come quello che stiamo vivendo dove le tensioni politiche, culturali e religiose stanno difficilmente in equilibrio é importante ripercorrere quel momento di storia che ha lasciato una traccia indelebile non solo nei libri di storia. Ha fatto si’ che chi lo aveva condannato dovesse fare un passo indietro, fare ammenda e poi accettare le proprie responsabilità dovendo decretare l’innocenza di un essere umano che aveva servito il proprio paese.
E’ la storia di un uomo fiero, che ha affrontato tutto a testa alta e che non si é mai arreso di fronte alle difficoltà. Ha manenuto il sangue freddo per combattere e questo lo si vede chiaramente nella corrispondenza epistolare che aveva con la moglie durante la prigionia. Nella mostra si possono vedere anche pagine di stampa del periodo, vignette satiriche e addirittura un gioco da tavolo che doveva servire a risolvere il “caso Dreyfus”. Questo fa capire l’ampiezza del “l’affaire”.
L’esposizione si snoda sui 2 piani del museo ed é costellata dalle frasi che il Capitano scriveva nelle sue memorie e che oggi potremo definire motivazionali.
Andando a vedere questa mostra non si puo’ evitare di passare anche nella zona delle collezioni permanenti che presenta una vasta collezione di cimeli rari decisamente apprezzabile.
Mahj
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