“Little Things” non parla dei particolari ma si rivolge all’universale, racconta la vita in termini così ampi da risultare ambigui.
Chitarre sporche e testi cantati come acquerelli sbavati che impregnano la carta.
Il desiderio lirico di Lenker viene messo a fuoco con la frase “Forse sono un po’ ossessionato/Forse mi usi”.
Può sembrare straziante sapere che qualcuno gode della tua attenzione senza ricambiarti, quasi come se quei sentimenti andassero sprecati. Ma “Little Things” ci incoraggia ad abbracciare il nostro desiderio, a lasciare che l’immaginazione si scateni.
Antonio Alberto Di Santo