Museo delle cere di Roma

Per trascorrere un poco di tempo senza alcuna pretesa!

 

 

 

Fondato nel 1958 da Fernando Canini, il Museo delle cere di Roma si ispira a quello di Londra e Parigi ma è lontano anni luce da questi due musei.

Nonostante il costo sia contenuto, il biglietto risulta comunque caro vista la scarsa qualità delle statue.

Sarà anche il primo in Italia ed il terzo museo d’Europa per numero di personaggi raccolti, ma una maggiore manutenzione delle statue sarebbe necessaria.

Alcune statue sono abbastanza ben fatte, altre lontanissime dalla realtà sia per quanto riguarda la carnagione, che le proporzioni. Non è proprio ben tenuto: alla casacca di Papa Francesco manca un bottone, alcune statue sono rovinate, altre hanno i vestiti tutti trasandati.

Nella sala della musica hanno messo un trio fantastico (Paganini, Verdi e Strauss) accanto a Stefano D’Orazio , almeno hanno spostato , seppur in un angoletto, Giacomo Puccini, forse perché più che a Puccini somiglia a D’Alema.

Sul palco un quintetto d’eccezione, accanto a D’Orazio: Andrea Bocelli, Pavarotti, Gigi D’Alessio, Ligabue e Zucchero. Il povero Pavarotti si starà girando nella tomba per come è stato mal rappresentato. Pavarotti risulta essere alto circa 1, 60 contro il metro e ottanta della realtà, D’Alessio ha il colorito arancione, macilento e risulta molto più alto di Pavarotti, Ligabue…povero Luciano!

C’è da notare che le statue più vecchie, quelle costruite all’apertura, sono molto più curate di quelle più recenti, sono più particolareggiate, cercano di essere più espressive.

Se non fosse per il neo e per i capelli biondi, anche Marilyn Monroe sarebbe irriconoscibile, famosa per il suo sguardo languido assolutamente non presente nella statua che la rappresenta.

A volte, più che statue, sembrano delle caricature.

Nino Manfredi, Edoardo De Filippo, Roberto Benigni sono abbastanza ben fatte.

Mussolini sembra reale, come i suoi “amici” Hitler e Mao Tse Tung (dimagrito), certo, messi accanto ad Obama…diciamo che la disposizione lascia un po’ perplessi.

Decente l’effetto de “La bella addormentata nel bosco” che, sotto una teca, sembra respiri, grazie ad un marchingegno, ed il “Principe azzurro” che la guarda.

 

Nella guida del museo c’è anche, sulla copertina, la figura di Leonardo Da Vinci, ma della statua nemmeno l’ombra. Forse sarà volato via su una delle sue macchine???

Nel complesso ci si può andare per trascorrere un po’ di tempo, cercando di usufruire di qualche offerta per pagare meno il biglietto.

Non bisogna aspettarsi di vedere statue simil Madame Tusseau, ma solo statue di cera, inespressive, alcune veramente comiche.

 

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