CAST ARTISTICO
LUI Daniele Parisi
ALICE Silvia D’Amico
ROSANNA Pamela Villoresi
NIKOLAJ Ivan Franek
GIANCARLO Rocco Papaleo
LA DIRETTRICE DEL GIORNALE Piera Degli Esposti
LA SIGNORA MARINETTI Milena Vukotic
L’OTORINO Andrea Purgatori
IL GASTROENTEROLOGO Massimo Wertmüller
L’IMPIEGATA Francesca Antonelli
IL COMMESSO Niccolò Senni
LA VICINA Sonia Gessner
REMO Paolo Giovannucci
PHILIPPO Re Salvador
SUOR INCATENATA Silvana Bosi
SUOR GERARDA Masaria Colucci
CAST TECNICO
REGIA Alessandro Aronadio
PRODUZIONE Costanza Coldagelli per Matrioska IN COLLABORAZIONE CON Roma Lazio Film Commission, Frame by Frame, Rec, Timeline
SOGGETTO Alessandro Aronadio, Astutillo Smeriglia
SCENEGGIATURA Alessandro Aronadio con la collaborazione di Valerio Cilio
FOTOGRAFIA Francesco Di Giacomo
MONTAGGIO Roberto Di Tanna
MUSICHE Santi Pulvirenti
SCENOGRAFIA Daniele Frabetti
COSTUMI Ginevra De Carolis
CASTING Gabriella Giannattasio
SOUND DESIGN Marzia Cordò, Daniela Bassani, Giancarlo Rutigliano, Stefano Grosso
SUONO IN PRESA DIRETTA Adriano Di Lorenzo
DURATA 90’
UFFICIO STAMPA ITALIA Carlo Dutto
UFFICIO STAMPA INTERNAZIONALE Biennale College
E se una mattina ci si svegliasse con un fischio nelle orecchie?
E’ quello che accade al protagonista di questa pellicola, dal titolo “Orecchie“.
Il protagonista si sveglia nella casa della sua compagna e mentre fa colazione si accorge di un post it sul frigorifero che lo avverte che il suo amico Luigi è venuto a mancare.
Oltre al ronzio delle orecchie, il protagonista fa i conti con la sua memoria che però non lo aiuta nell’identificare Luigi.
Ma chi è Luigi? Non gli resta che scoprirlo andando al funerale alle ore 19 dello stesso giorno, ma prima dovrà
risolvere quel fastidiosissimo problema alle orecchie, ma non solo.
Così, in una giornata piena di impegni, tra un colloquio di lavoro ed incontri con alcune figure che contornano la sua vita, come un suo amico in cerca di un alloggio temporaneo per la sua “temporanea” compagna, oppure l’incontro con sua madre e il suo nuovo compagno in un fast food, o la romantica improvvisata presso lo studio dentistico della fidanzata, cercando in sostanza di capire cosa stia accadendo nella sua vita, il protagonista affronta anche visite mediche fuori dal comune che non sembrano risolvere il suo problema, anzi. Per i medici lui è sano come un pesce.
Quel fischio all’orecchio allora è qualcosa che sente veramente o è soltanto una avvisaglia? E’ il suono della vita che scorre oppure un campanello d’allarme?
La vita del protagonista è sempre stata piuttosto lineare, senza particolari impegni e ne divertimenti estremi. Una vita che scorre liscia senza particolari sorprese, senza sorrisi, in bianco e nero così come è presentata la pellicola, in un mondo chiuso dove pochi hanno accesso. Una vita che forse si prende troppo sul serio e che non riesce a cogliere le varie sfumature che propone.
Cercando di ricordare Luigi, morto in solitudine, in una altrettanto solitaria chiesa in “ostaggio” della disinfestazione, dove il funerale viene celebrato soltanto alla presenza del protagonista, della sua fidanzata e della mamma con compagno artista al seguito, il protagonista prende coraggio ed analizza il senso del suo essere interiore, della sua vita e di quello che vorrebbe essere il percorso di vita da affrontare nell’immediato futuro, abbandonare quella vita che senza sorrisi e senza quelle emozioni che ne rendono piena l’esistenza umana, forse non ha senso di essere vissuta. Una vita fatta anche di responsabilità che il protagonista sembra aver paura di affrontare e prendersi carico.
A dispetto della pacatezza del protagonista e della sua triste esistenza, “Orecchie” è una commedia surreale intrisa di situazioni tragicomiche, in netto contrasto proprio con l’essere del protagonista. Ed è forse anche questo a colpire lo spettattatore.
“Orecchie” è una commedia del regista Alessandro Aronadio, presentato alla 73esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che ha vinto ben tre premi. Un premio va a Daniele Parisi, il quale interpreta il protagonista, vincendo il Premio NuovaImaie Talent Award come Miglior Attore Emergente alla Mostra del Cinema di Venezia; “Orecchie” vince anche il Premio ARCA CinemaGiovani per il Miglior Film Italiano a Venezia, mentre la Giuria del Premio FEDIC (Federazione Italiana dei Cineclub), ha attribuito a “Orecchie” una Menzione Fedic – Il Giornale del Cibo destinata all’opera che propone la scena più significativa legata al cibo e alla alimentazione.
Il film, ambientato a Roma, vede protagonista anche la città ed alcuni scorci caratteristici ed insoliti (non vi sono le classiche inquadrature dei luoghi più rinomati, anzi). Le scene con i lunghi silenzi e le inquadrature lunghe, contornate da situazioni divertenti e tragiche al contempo, rendono il percorso dell’esistenza del protagonista ancora più surreale e in un certo qual modo fuori dal comune.
Tra i protagonisti vi sono Milena Vukotic che interpreta la moglie di un ex professore del protagonista, il si riduce a vivere le sue giornate incollato alle consolle dei video giochi, mentre il parroco che celebra il funerale e che regala perle di saggezza sorprendenti è interpretato da Rocco Papaleo.