
Pirandelliana 2024: I giganti della montagna
Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino
Roma, 25 luglio 2024
Regia di Marcello Amici
con Marcello Amici, Tiziana Narciso, Emilia Guariglia, Fabio Galassi, Mirella Martinelli, Marco Bellizi, Gabriele Casali, Maurizio Sparano, Francesca Di Gaetani, Marco Tonetti, Alice Zanini, Marco Sicari, Beatrice Picariello.
Torna, nella splendida cornice dei giardini della Basilica di Sant’Alessio – come è più nota la Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all’Aventino – la Pirandelliana, rassegna teatrale ormai giunta alla sua XXVIII edizione. In scena, la compagnia La bottega delle Maschere, storica organizzatrice del progetto, diretta dal regista ed attore Marcello Amici; compagnia teatrale che si sdoppia per le due rappresentazioni in programma a giorni alterni per un mese, dal 4 luglio al 4 agosto: I giganti della montagna (martedì, giovedì, sabato) e Così è se vi pare (mercoledì, venerdì, domenica).
Il teatro di Luigi Pirandello sotto le stelle: nei giardini della bella ed imponente Basilica di Sant’Alessio svetta il grande palco, mentre nell’attesa dello spettacolo tavolini sotto le fronde con vista spettacolare su Roma sono pronti ad accogliere il pubblico riunito per un aperitivo pre-teatrale. Quando il Sole tramonta, inizia la magia. Quest’anno abbiamo assistito alla rielaborazione de I giganti della montagna, opera metateatrale in cui l’incontro tra la compagnia di attori guidata dalla Contessa e l’eterogeneo e misterioso gruppo degli Scalognati dà vita ad uno spettacolo da fiaba dal sapore quasi mistico. Realtà, fantasia, vita, morte, tutto si confonde e si reinventa grazie alla ingegnosa regia di Marcello Amici.

La compagnia della Contessa (Tiziana Narciso) giunge una sera nella solitaria villa abitata dagli enigmatici Scalognati, capitanati dal mago Cotrone (lo stesso Amici); dapprima allontanati, i commedianti vengono accolti in casa mentre Controne cerca di convincere la Contessa a recitare per loro “La favola del figlio cambiato”. A fronte del suo rifiuto, il mago le propone allora di recitarla dinanzi ai Giganti della Montagna. Non li vedremo arrivare, i Giganti; la cavalcata che annuncia il loro arrivo e angoscia attori in scena e pubblico in sala si risolve con un acuto trucco registico. Ma il fulcro dello spettacolo è proprio l’incontro tra Scalognati ed attori, tra la fantasia e la finzione; Cotrone guida i suoi artisti dell’esistenza, professionisti della fantasia, esortandoli a giocare come fanno i bambini, fuor dagli schemi e dai trucchi illusori della scena che invece sono il pane quotidiano della Compagnia di attori.

La scenografia è minimale, con una prevalenza del rosso e del nero che si rispecchia nei costumi di scena, colori prediletti evidentemente da Amici, visto che anche in precedenti edizioni della Pirandelliana avevamo notato questa particolarità. Tutto è nelle mani degli attori, nelle loro movenze e nelle voci, nel loro cuore e nell’interpretazione; a volte marionette nelle mani del destino, altre volte personaggi veri, reali, non più recitati, mentre realtà immaginaria e realtà illusoria si intrecciano e si confondono sotto la guida del Deus Ex Machina Cotrone. Un plauso va quindi agli attori tutti, impegnati ad interpretare un’opera, un personaggio, un sentimento, diversi ogni giorno per la durata intera della rassegna; in particolare per I giganti della Montagna ci hanno colpito la passione interpretativa di Tiziana Narciso (la Contessa) e la bravura dell’eclettica ed impeccabile Emilia Guariglia (la Sgricia, il cui monologo ha meritato un applauso a scena aperta).
La Pirandelliana di Marcello Amici è viva e pulsante; e per amor del teatro ci auguriamo lo sarà ancora a lungo.
Michela Aloisi

Pirandelliana 2024