Due di donna: una pièce tutta al femminile

Al Teatro Elettra uno spettacolo tutto al femminile: due episodi, cinque donne, quattro attrici, per una serata entusiasmante e commovente.

Due di donna

Roma, Teatro Elettra

5 marzo 2023

Di: Alessia Caldarone ed Emilia Guariglia
Con: Antonella Antonelli, Alessia Caldarone, Emilia Guariglia, Maria Condrò.
Regia: Massimiliano Milesi
Acting Coach: Antonella Antonelli

Intro: Due episodi distinti raccontano un mondo tutto al femminile. In “Sorelle, Amiche, Pesche e Pere”, binari paralleli ma interrotti: due sorelle con un segreto divise in una folle corsa tra verità e menzogna ed un’amica che per un figlio lotta nel girotondo traumatico e sognante dell’adolescenza. Ne “La Migliore Amica”, due amiche da sempre passano una serata insolita. Un’altalena di ricordi dove risate e spensieratezza dell’adolescenza si intrecciano con riflessioni sulla vita vissuta. Ombre e segreti mai svelati di due donne, diverse ma complementari ognuna con le proprie fragilità e forza d’animo, più o meno apparenti. Ma mettersi a nudo è rischioso.

Nel fitto calendario del Teatro Elettra, ogni spettacolo è una piccola perla che splende di luce propria. Cosi è anche per Due di donna, pièce tutta al femminile diretta da un empatico Massimiliano Milesi che scruta nelle profondità dell’animo di cinque donne diverse per carattere e per vissuto, mettendo a nudo verità nascoste, segreti mai svelati, fragilità e forza d’animo insite nel cuore di ognuna. Due atti, due episodi distinti che raccontano storie di sorellanza ed amicizia racchiuse in una quotidianità muliebre che rende ogni singolo personaggio vero e vicino a ciascuna di noi.

In “Sorelle, Amiche, Pesche e Pere” di Alessia Caldarone due sorelle, divise da un segreto pronto a scoppiare, nato da una bugia detta per amore fraterno, cercano di esser vicine ad un’amica in pena per il figlio, ma verità e menzogne si rincorrono fino al suo epilogo. La Caldarone, anche autrice del testo, ha ritagliato per sé la parte di una ragazza arrabbiata con la sorella (Maria Condrò) e con il mondo, mostrando come anche una cosiddetta bugia bianca possa fare danni incalcolabili nel rapporto tra due persone, siano esse sorelle od amiche. La Antonelli invece ci mostra un lato diverso della figura femminile: quello della madre alle prese con i problemi di un figlio adolescente, che tocca, con inimmaginabile levità, il difficile argomento del bullismo. Sorelle, madri, figli: la famiglia ed i suoi complicati rapporti nella società di oggi, visti attraverso gli occhi di tre donne passionali ed appassionate in precario equilibrio tra forza e fragilità, specchio attuale dell’incomunicabilità che mal ci si attaglia.

Ne “La Migliore Amica” di Emilia Guariglia le protagoniste sono due amiche non più giovanissime che passano una serata danzante come quelle della loro adolescenza, per ridere ancora insieme. Al ritorno a casa, ricordi, risate e spensieratezza si intrecciano alle riflessioni sulle proprie vite e su se stesse. Un atto unico, quello scritto dalla Guariglia, che ha l’enorme pregio di raccontare con semplicità la donna di oggi, giunta all’età della consapevolezza, dei rimpianti e della resa dei conti; la stessa Guariglia e l’eclettica Antonella Antonelli danno vita ad un confronto gioioso eppure profondo, dove risate e riflessioni si intrecciano senza soluzione di continuità, dando luce alle ombre e svelando vecchi segreti capaci di metter a dura prova un’amicizia di vecchia data. Messe l’una di fronte all’altra, le due ci mostrano i punti di forza e le fragilità di due donne mature che hanno fatto scelte di vita diverse ma che la vita non ha allontanato, unite da un sentimento inossidabile: l’amore, in tutte le sue forme.

Due di donna racconta storie di donne diverse per età e per carattere, mostrando con arguzia le molteplici sfaccettature che compongono il prisma femminile: una pièce coinvolgente,  che riesce ad avvicinare lo spettatore al personaggio che maggiormente riflette la propria esperienza vissuta ma incuriosendolo anche nei confronti di quello più lontano da sé.

 

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