UN RICORDO DI CHRIS CORNELL

Singer-songwriter and guitarist Chris Cornell (1964 - 2017) performing with American rock group, Soundgarden at Feyenoord Stadion (De Kuip), Rotterdam, Netherlands, 23rd June 1992.
Addio ad una voce unica

A soli 52 anni ci ha lasciati Chris Cornell, signor cantante di Soundgarden, Temple of the dog, Audioslave e progetti solistici vari.

Singer-songwriter and guitarist Chris Cornell (1964 - 2017) performing with American rock group, Soundgarden at Feyenoord Stadion (De Kuip), Rotterdam, Netherlands, 23rd June 1992.

A privarci del suo talento un suicidio, dovuto ad una di quelle tante, apparentemente incomprensibili, depressioni che di tanto in tanto compaiono nel mondo dello spettacolo, e spesso anche, come in questo caso, a persone di successo.

Ottimo autore, paroliere e chitarrista, ha lasciato però il segno nella scena musicale internazionale con la sua voce.

Non ho avuto l’onore di conoscerlo personalmente, ma mi mancherà lo stesso e sarà triste arrendersi all’idea di non poter più apprezzare nuove sue gesta. E’ risaputa la sua infanzia difficile, ma ormai lasciamo pure tutte le congetture e le supposizioni ai posteri, a noi resta solo la consolazione di riascoltarlo.

A prescindere dai gusti, le sue qualità canore erano indubbie, e dunque qualsiasi cosa ascoltiate per (ri)scoprirlo va benissimo, ma poichè ho amato particolarmente i Soundgarden e gli Audioslave, consiglio ad esempio l’interpretazione di Outshined, sua creatura, urli di dolore compresi, da Badmotorfinger del 1991; oppure le vocalizzazioni (nulla più che gargarismi per lui) di Exploder, dal debut-album omonimo degli Audioslave datato 2002; oppure ancora nel suo colpo di genio a mio avviso più ardito e più riuscito, Spoonman, grande singolo tratto da Superunknown che nel 1994 introduce definitivamente lui e i Soundgarden nell’Olimpo del rock internazionale.

Cornell2Quando abbassava i toni era più frusciante, ma ugualmente grande, guardatevi il video di Show me how to live, sempre da Audioslave, e godetevi il cambio di timbro: nella strofa iniziale con la voce vi pettinerà, salvo poi spettinarvi violentemente nel ritornello.

Molte sue composizioni e molte sue interpretazioni vocali sono malinconiche piuttosto che rabbiose, una su tutte Like suicide (Superunknown), che ad ascoltarla adesso appare proprio un triste presagio di una di quelle tante scomparse premature di cui la musica, o almeno il rock, sembra non poter fare a meno.

Alessandro Tozzi

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