ALTAROMA 2021

Stavolta necessariamente a distanza
L’atteso appuntamento con la moda capitolina “Altaroma” si è svolta in forma digitale, con sfilate in streaming on line su piattaforma dedicata, e su i vari social.
Tutta la manifestazione è stata documentata sul nostro account di istagram @sulpalcofashion.
La digital runway ha visto coinvolti 90 brands emergenti, che si stanno facendo spazio nel panorama mondiale del fashion, e le loro sfilate si sono svolte all’interno degli studi di Cinecittà.
Nonostante l’impossibilità di assistere presenzialmente, le emozioni non sono mancate: infatti  anche attraverso lo schermo di qualsiasi dispositivo è riuscito ad arrivare in modo prepotente e chiaro il concept che ogni stilista ha voluto comunicare: il senso di rinascita, di voglia di tornare alla vita e di amore universale, concetti che hanno accompagnato i tre giorni dedicati a questo importante evento.
I capi  portati sulla catwalk oltre ad essere bellissimi, avevano anche come imperativo l’ecosostenibilita’ che è stato il filo rosso di tutta la manifestazione; la moda ha come impegno primario ora più che mai il rispetto dell’ambiente.
Altaroma è stata accompagnata da interessanti talk, che aprivano ogni giornata come appuntamento fisso, rilevante è stata la presenza  della giornalista Giulia Rossi che ha presentato il suo saggio.
Non è  mancata la presenza delle accademie della moda come la Koefia e l’Accademia delle belle arti di Roma, con i final works degli allievi e  loro spettacolari   creazioni.
La situazione pandemica che stiamo vivendo ha cambiato inevitabilmente anche il nostro modo di vestire, sdogato alcuni accessori che in passato venivano utilizzati solo in casa, come le pantofoline, che diventano oggetto di culto e di rivisitazioni e non più con funzioni strettamente casalinghe. Un esempio sono  quelle deliziose di Annachiara Firenze in paglia e piume.
Il distanziamento sociale ci ha prepotentemente allontanato, ma dato motivi di riflessione sulla ragione di vita primaria che è l’amore, tanto che il Brand Casa Preti ha portato in passerella la gioia dello stare insieme facendo ballare le proprie /propri modelle/modelli  vestiti di luminoso oro, sfilando con un grosso cartello con la scritta “Ama”, concetto espresso in tutta la sua collezione.
Ecco alcuni dei stilisti che hanno portato sulla catwalk romana le loro ultime collezioni.
Casa Preti – “Ama” F/W 21-22
La collezione Casa Preti F/W 2021 2022 si lascia guidare da una parola chiave, declinata all’imperativo,
ama. Un viaggio attraverso la scoperta di ciò che è dentro di noi e dentro l’altro. Tutto parte dall’amore,
l’amore per le persone care, per la cucina, per la convivialità, l’amore per il viaggio. Il cuore pulsante che è
un cuore vero, un cuore che sente, un cuore di carne. L’amore per la danza, l’amore dei corpi, l’amore ro-
mantico, l’amore per il figlio, l’amore drammatico, un amore di madre, l’amore per Dio, per la fede, per la
fiducia, amore come fede. Un viaggio interiore tra ragione e sentimento che si traduce nei toni dell’azzurro polvere e dei grigi, che dialogano con colori caldi e brillanti di superfici laminate dove i riferimenti più urban si fondono
in un design rigoroso di linee di modellistica essenziali. I richiami spaziano dai tailleur delle hostess da viaggio a tagli che presentano se pur non esplicitamente l’essenza della forma a cuore. Dove l’uno comunica con l’altro e con il tutto ed è in questo dialogo che si crea un unico essere, quello di cui parlava Platone, tramite
Aristofane, ossia un essere invincibile perché capace di amare.
ANNAGIULIA Firenze è family business tutto al femminile con un background sartoriale alle spalle da oltre sessant’anni.
Il brand nasce nel 2016 da un’idea di Giulia, designer con la passione per l’arte che, dopo aver conseguito la laurea presso il Polimoda Fashion Institute di Firenze, varie esperienze lavorative in Italia ed un internship a New York , aver vinto il premio a Londra “Luxury Law Summit 2015 Rising Star Young Designer of the Year Award”, decide di creare una propria linea dalla femminilità eterea e dal sapore internazionale utilizzando tessuti e pizzi pregiati italiani e lavorati a Firenze.
Decide di coinvolgere una delle sue sorelle, Anna, da cui il brand ne riprende anche il nome, estremamente creativa ed intuitiva, che ha lavorato per molti anni nel settore accessori andando a ricercane di indipendenti, artigianali ed esclusivi.
La collezione presentata ad Altaroma è un trionfo di delicatezza e romanticismo ma anche di assoluta portabilità, con abiti leggeri, ispirati agli anni 70 ed alla libertà; gli outfits sono ben costruiti e miscelati fra loro, fin dei dettagli, deliziose sono le ciabattine in paglia e piume di struzzo che corredano ogni abito e lo caratterizzano.
Edoardo Gallorini – “La Signora Di Mezzanotte” F/W 20-21
La Collezione Autunno/Inverno 20-21 di Edoardo Gallorini, “La Signora di Mezzanotte” continua il percorso
di ricerca di un nuovo glamour e di un ritorno all’eleganza borghese, cominciato sin dalla prima collezione del
brand, per la P/E 2020. Punto di partenza il film “Miriam si sveglia a Mezzanotte” (“The Hunger”) con Catherine Deneuve, sensuale vampira, che seduce con il suo fascino immortale prima David Bowie e Susan Sarandon poi. L’atmosfera decadente, i colori cupi, il mistero e l’elegante trasgressione sono i concetti rielaborati all’interno della collezione.
I materiali sono tutti naturali e pregiati. I tessuti uniti provengono da avanzi di magazzini, dalle lane di lanifici
soprattutto veneti alle pelli che arrivano da scarti di produzione nella Riviera del Brenta, mentre le sete stampate sono prodotte nel territorio di Como, zona d’eccellenza per la lavorazione di quella materia. Le forme e
le vestibilità passano dai tubini aderenti, alle giacche sartoriali alle camicie avvolgenti che si adattano ed esal-
tano qualsiasi corpo femminile. Le stampe, da sempre elemento riconoscibile del brand, sono originali ed
esclusive. La palette è composta da quattro grandi blocchi colore, avorio, nero, blu notte e verde, intervallati da momenti vibranti come il fucsia, a blocchi più delicati come il fango o il rosa polvere.
Marzia Bortolotti
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