COMIC MOVIE

Quindici episodi per undici registi. Una parate di stelle. E basta.

REGIA: Elizabeth Banks, Steven Brill, Steve Carr, Rusty Cundieff, James Duffy, Griffin Dunne, Peter Farrelly, Patrik Forsberg, James Gunn, Bob Odenkirk, Brett Ratner.
TITOLO ORIGINALE: Movie43
GENERE: Commedia
SCENEGGIATURA: Steve Baker, Will Carlough, Patrik Forsberg, Matt Portenoy, Greg Pritikin, Rocky Russo, Jeremy Sosenk.
ATTORI: Emma Stone – Hugh Jackman – Chloe Moretz – Gerard Butler – Anna Faris – Kristen Bell – Elizabeth Banks – Naomi Watts – Josh Duhamel – Leslie Bibb – Seann William Scott – Jason Sudeikis – Uma Thurman – Richard Gere – Chris Pratt – Liev Schreiber – Kate Bosworth – Justin Long, Kate Winslet, Bobby Cannavale, J. B. Smoove, Patrick Warburton, Christopher Mintz-Plasse.
MONTAGGIO: Debra Chiate, Jon Corn, Patrick J. Don Vito, James Duffy, Craig Herring, Jason Macdonald, Sam Seig, Cara Silverman, Sandy S. Solowitz, Håkan Wärn, Paul Zucke.
FOTOGRAFIA: Frank G. DeMarco, Steve Gainer, William Rexer, Tim Suhrstedt.
DISTRIBUZIONE: Moviemax
PAESE: Stati Uniti d’America, 2013
DURATA: 94 Min

TRAMA: Quindici episodi (il sedicesimo come contenuto extra su DVD) per superstar hollywoodiane: Richard Gere, Gerard Butler, Naomi Watts, Kate Winslet, Hugh Jackman, Halle Berry, Uma Thurman… per una commedia nata dalle menti degli autori di “Tutti pazzi per Mary”. Comicità di eccesso e situazioni assurde.

L’idea. E’ questa la grande assente del film. “OK – hanno detto i produttori americani – mettiamo insieme alcune delle più grandi star di Hollywood e facciamo un film irriverente e dissacrante”. Dopo, evidentemente, non c’è stato un minimo pensiero su come farlo. Un disastro totale. E pensare che il film prometteva bene: oltre alla grande parata di star, c’era, tra gli altri, il regista di due autentici successi della commedia americana, ovvero Peter Farrelly, autore di “Scemo e più Scemo” e “Tutti pazzi per Mary”.

Ma non è assolutamente bastato. Il motivo fondante di tutta l’operazione deve essere stato “Prendi i soldi e scappa”. Anche considerando il sottotitolo italiano della locandina, ovvero “La più grande commedia di tutti i tempi”. E fa ancora più male pensare che i distributori italiani che hanno scritto questa amenità siano concittadini dei veri padri della grande commedia che hanno insegnato questa nobile arte in tutto il mondo. Ma qui il discorso si farebbe troppo più lungo e andrebbe a toccare gli interessi delle grandi case di distribuzione, che praticamente obbligano le sale cinematografiche ad acquistare dei pacchetti all-inclusive. Vuoi il grande kolossal? Beccati anche il film sciatto. E sia beninteso: tienilo in programmazione almeno per un mese intero!

D’altro canto, la stessa critica americana ha stroncato la pellicola come uno dei film più brutti di tutti i tempi e si contano moltissime valutazioni pari allo zero (in una classifica da zero a dieci sul gradimento).

Il film è composto da una serie di sketch e corti che hanno una leggera linea narrativa (un aspirante regista, in cerca di finanziamenti per il suo film, che illustra i vari episodi a un produttore). Dopodiché fanno quasi pena gli attori che si umiliano volontariamente davanti la cinepresa. Si cerca di creare una “comicità di imbarazzo”, una ricerca dell’assurdo che converge verso l’eccesso con punte di volgarità e cliché. Alcuni corti fanno anche sorridere, altri sono imbarazzanti, ma su tutti domina una sceneggiatura impossibile, che, dopo pochi minuti, insinua sullo spettatore il dubbio (poi divenuto certezza) di avere gettato 8,50 euro di biglietto. Un film da dimenticare, presto.

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