Do It

Incontriamo i Bud Spencer Blues Explosion, in questi giorni in promozione con il nuovo album “Do It” e un tour incandescente tutto da seguire.

Non sapete se ci sarà il sole o se pioverà: ma quali sono le certezze dei Bud Spencer Blues Explosion?
Adriano: I Bud hanno tanta voglia di suonare e di seguire i loro sogni. Poter studiare, scrivere, pensare, immaginare musica, registrare dischi e fare concerti è la nostra vita. Sicuramente cerchiamo di migliorare e fare sempre meglio.

Do It” è il vostro nuovo album. Nasce dall’esigenza, dalla voglia di realizzare la vostra musica così come vi piace e sentite?
Cesare: Assolutamente! In realtà è proprio la base del nostro progetto, sin da quando una sera ci siamo detti: “proviamo a fare una band con solo una chitarra e una batteria e vediamo cosa succede“.

Noi Bud nel nostro piccolo cerchiamo di provare ad abbattere tutte le barriere stilistiche e di genere, perché consideriamo la musica una libera espressione a 360 gradi e di conseguenza ci divertiamo a esplorare strade diverse costruendoci attorno tutto un mondo. “Do It” è solo una tappa del nostro viaggio.

Ho ascoltato “Cerco il tuo soffio”: un’esplosione di rock e blues. Quali sono le altre canzoni che in questo album caratterizzano il sound dei BSBE in questo album?
Adriano:Do It” è un disco con una marcata attitudine blues, i brani che lo compongono hanno forme diverse ma la stessa anima. Ci sono canzoni di derivazione più live e brani semplici che cercano il brivido.

Più del minimo” è il pezzo più lungo del disco, pieno di cambi e stacchi collaudati dopo un anno di concerti in giro per l’Italia. Giocattoli, Rottami, L’onda, Squarciagola sono i brani Rock che risentono forse di più della miscela Grunge/Blues.

Mi addormenterò è il brano che più di tutti mi emoziona, ogni volta che lo ascolto ho i brividi. “Dio odia i tristi” “Hamburger” “Come un mare” risentono della nostra esperienza negli Stati Uniti e del Mississippi.

In “Cerco il tuo soffio” c’è un pò di soulmusic e un pò di Lo-Fi alla beck . “Jesus on the mainline” è uno dei brani che avrei da sempre voluto riproporre con i Bud, da ragazzino ascoltavo la versione del grande Ry Cooder, in “Do It” ci stà benissimo . Skratch explosion è la nostra collaborazione con Dj Mike e forse uno spiraglio di ciò che potrà caratterizzare uno dei percorsi dei Bud.

A seguire, un tour che vi vedrà girare da Novembre a Dicembre per l’Italia: come vi sentite a tornare a suonare davanti al vostro pubblico?
Cesare: La pausa questa volta è stata più breve del solito, visto che il tour estivo è finito a metà settembre. E per fortuna direi. Ormai abbiamo una dipendenza da palco. Siamo felicissimi inoltre di suonare pezzi mai fatti prima, di sentirli mutare data dopo data (come accade di solito) e di vedere la reazione della gente.

Facciamo un piccolo passo indietro: come nascono i BSBE e quando hanno capito che la strada intrapresa era quella giusta?
Adriano: la band nasce nel 2007 con l’intento di chiudersi in sala e sfogarsi, suonare tutto ciò che volevamo senza regole. Poi abbiamo cominciato con i primi concerti con questo buffo nome ed i primi concorsi, finchè non arrivò il concerto del Primo Maggio.

Quel giorno ci ha dato tanto. In realtà non ci sentiamo di correre su una strada ben asfaltata, bensì abbiamo la sensazione di vivere la band ai margini del flusso, con entusiasmo e continua autocritica.

Respira con me… Blues” è uno dei versi di “Cerco il tuo soffio”: Roma ultimamente si sta riscoprendo la capitale del Blues. Quale apporto daranno i BSBE alla “causa”?
Cesare:chi vivrà vedrà” dice una celebre frase.

Comunque il blues è la musica più libera e intima che esista Noi quando suoniamo scaviamo fin dentro nel nostro cuore per cercare il blues più puro. Che piaccia o no, quello che suoniamo è quello che siamo.

Quando i nostri lettori potranno ascoltarvi a Roma?
Adriano: ci saranno diversi appuntamenti sia radiofonici che Live: tutti le news potrete trovarle sul nostro sito www.bsbemusic.com

Progetti Futuri?
Cesare: Saremo in tour penso fino a marzo. Poi pausa. Poi forse qualcosa all’estero e poi di nuovo in tour in Italia per l’estate… e poi boh. Le cose cambiano in continuazione, non pianifichiamo mai sul lungo periodo.

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