Roma, 11 Marzo 2015, Teatro Sistina
Dallo scorso 27 Gennaio è tuttora in scena uno straordinario Enrico Brignano con il suo nuovo spettacolo “Evolushow”, uno spettacolo dedicato all’evoluzione dell’uomo.
Seppur sia un mercoledì sera e seppur ormai lo show volge al termine della tappa romana, per proseguire poi altrove, il Teatro Sistina è gremito di persone come se fosse la prima teatrale.
Un successo di pubblico e di critica che premia questo nuovo spettacolo di Enrico Brignano sull’evoluzione dell’uomo, dalle sue origini fino ai giorni nostri, passando dal Big Bang e relativa creazione della Terra ai primi organismi viventi, dall’evoluzione raccontata da Darwin fino ad una attenta e dissacrante “lettura” dei nostri tempi, (ri)scoprendo manie, follie e nonsense di una contemporaneità tecnologica che quasi a volte spaventa, il tutto raccontato attraverso battute fulminee che lasciano il segno, seguite da fragorose risate ed applausi.
Ridendo e scherzando, in uno sfoggio di dialetti italici, Enrico Brignano racconta in circa tre ore di spettacolo one-man-show, intervallato da tre canzoni intonate dallo stesso attore accompagnato da un corpo di ballo, la storia dell’umanità, partendo proprio da un dettaglio del corpo dell’uomo, ovvero dal pelo.
Ed è proprio con queste filiformi formazioni che crescono sulla cute dell’uomo, che tutto lo show ha inizio.
Attraverso l’uso di svariati schermi e suggestive immagini tridimensionali, lo spettacolo di Brignano catapulta lo spettatore nell’universo, nello spazio o addirittura all’interno del corpo umano, proprio nel momento della fecondazione, ove una esilarante quanto affannosa corsa per giungere per primi al traguardo (nell’utero), evidenzia come ognuno di noi ha dovuto sin da subito affrontare una grande sfida, soltanto per venire al mondo. Per non parlare delle altre sfide da affrontare, una volta nati.
Toccante anche l’omaggio che ne segue dedicato alla mamma dell’attore, con una tenera foto di un Brignano neonato tra le braccia della madre. Fotografie che, in un certo qual modo, danno anche spunto alla famosa moda dei “selfie” ai quali l’attore è costretto a sottoporsi svariate volte quando i fans (o chi lo scambia per qualcun altro visto distrattamente alla tv) lo incontrano, tirando subito fuori lo smartphone e mettendosi in posa. Allora lo stesso Brignano gioca d’anticipo e scende tra il pubblico con il suo apparecchio tecnologico, accostandosi in varie parti del teatro Sistina, scattando selfie con gli spettatori e pubblicando in diretta le fotografie sulla sua pagina Facebook, poiché se non pubblichiamo non esistiamo. Questo è il grande ed emblematico pensiero dei nostri tempi.
Così la tecnologia, che dovrebbe a dir il vero aiutare l’uomo, non fa altro che renderlo schiavo, o peggio, lo rende smemorato, dimenticando persino le questioni più semplici, persino quelle più importanti e vitali. Una su tutte la storia, quella storia che ormai troppo spesso viene dimenticata o che si vuole manipolare, o che per i alcuni giovani non è altro una pagina della più famosa enciclopedia libera su internet. C’è da chiedersi se, uno sciagurato giorno quelle pagine svanissero, cosa ne rimarrebbe della nostra memoria e della nostra storia.
Spazio anche ad immagini e parole dedicate a coloro che hanno creduto in questo nostro Paese, come i giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e l’ex Presidente Sandro Pertini ed altri volti che hanno perseguito alti ideali, quelli stessi che i giovani dovrebbero perseguire, disilludendo così coloro che cercano di convincerli che non esistono più ideali in cui credere e per i quali lottare.
“Evolushow” ad ogni modo, riprende la sua corsa nell’universo, scandagliando con immagini e parole, la storia dell’uomo e della donna, conducendo il pubblico tra passato e presente, poiché il futuro è ancora tutto da scrivere, ma qualche domanda è lecita anche porsela.
Uno spettacolo tutto da ridere, con alcuni momenti toccanti e riflessivi che portano alla ribalta argomenti ai quali è bene dare ampio risalto e tenerli sempre a mente, per la salvaguardia della specie, nella speranza che l’uomo non distrugga né se stesso né la sua casa, la sua Terra.
Lo spettacolo è in scena al Teatro Sistina di Roma fino al 29 Marzo 2015.