Titolo: il profanatore di biblioteche proibite
Autore: Davide Mosca
Editore: Newton Compton
Pagine: 318
Trama: Qual è il vero nome di Roma e perché è stato sempre tenuto nascosto? Da chi fu fondata? E cosa si nasconde sotto il Palatino? Al passato di Roma è legato uno sconvolgente mistero, e molti hanno perso la vita per scoprirlo. Eppure c’è qualcuno che custodisce il segreto ancora oggi. Un uomo che si fa chiamare il colonnello, ed è al servizio di una misteriosa fondazione, incarica il professor Lazzari, uno tra i massimi esperti delle origini di Roma, di rintracciare l’autentico nome della città e di ritrovare il Lituo, il bastone sacro con cui Romolo la fondò. A partire da un oscuro indizio, Lazzari si metterà in viaggio per tutta l’Italia sulle tracce di un antichissimo mistero. Accompagnato da Artemisia, un’agente della fondazione, entrerà a contatto con antichi reperti, tombe sotterranee, necropoli, frammenti di libri perduti e arcani enigmi. Ma i due non sono i soli a voler svelare il segreto di Roma. E la setta di iniziati che custodisce il segreto sulla fondazione dell’Urbe non ha dimenticato le terribili punizioni riservate ai profanatori.
Interessante autore italiano che si cimenta in un genere non proprio facile da gestire.
In questo romanzo si fondono piacevolmente nozioni storiche e storie di pura fantasia; la scrittura è scorrevole e intrigante e tutto si svolge con un ritmo che non annoia mai il lettore, le vicende si incastrano perfettamente tra loro fino a comporre il disegno del puzzle finale.
Ad onor del vero bisogna però specificare che il tema di fondo del libro parte da presupposti storicamente non sempre verificabili, da leggende e dicerie insomma, che comunque hanno un loro fascino: il nome segreto di Roma e il lituo con cui la città fu fondata.
I personaggi sotto alcuni aspetti sono un tantino sopra le righe, alcuni personaggi sono una fonte quasi inesauribile di risorse e riescono sempre in qualunque situazione ad uscirne indenni o quasi.
E poi ci sono ovviamente i “cattivi” che vogliono impossessarsi della scoperta a loro beneficio, ci sono i doppiogiochisti e i triplogiochisti, ci sono i buoni che vogliono raggiungere l’obiettivo per il bene comune, e ci sono i mandanti che mirano solo ad ottenere fama e gloria e sono disposti ad investire ingenti somme di denaro pur di raggiungere tali obiettivi, e ovviamente c’è anche la setta di iniziati che custodisce il segreto sulla fondazione dell’Urbe, e che non ha dimenticato le terribili punizioni riservate ai profanatori; insomma in questo libro c’è azione, storia, narrativa, e un pizzico di giallo ed esoterismo che per condire la pietanza finale non guasta mai.
A partire da un oscuro e macabro indizio, i due protagonisti, il professor Lazzari e l’enigmatica Artemisia, attraverseranno l’Italia per entrare in contatto con antichi reperti, tombe profanate, necropoli, frammenti di libri perduti e biblioteche sotterranee. E scopriranno di non essere i soli a voler svelare il segreto che avvolge Roma. Un segreto per il quale, in passato, hanno perso la vita in molti. Un segreto che qualcuno custodisce gelosamente, ancora oggi.