TO THE WONDER

AMORE, FEDE E NATURA. UNA COESISTENZA DIFFICILE

REGIA: Terrence Malick
TITOLO ORIGINALE: To the Wonder
GENERE: Drammatico
SCENEGGIATURA: Terrence Malick
ATTORI: Ben Affleck, Olga Kurylenko, Rachel McAdams, Javier Bardem, Tatiana Chiline, Romina Mondello, Tony O’Gans, Charles Baker, Marshall Bell, Will Wallace.
MONTAGGIO: A.J. Edwards, Christopher Roldan , Keith Fraase, Mark Yoshikawa, Shane Hazen
FOTOGRAFIA: Emmanuel Lubezki
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
PAESE: Stati Uniti d’America, 2012
DURATA: 112 Min

TRAMA: Neil e Marina, una giovane donna di origini russe madre di una bambina di dieci anni, si conoscono a Parigi. Tra i due scocca il famoso colpo di fulmine, il preludio di una grande storia d’amore. Dopo aver visitato Mont Saint-Michel, “meraviglia dell’occidente”, all’apice della passione, i due vanno a vivere in un piccolo centro dell’Oklahoma. Qui il loro amore, apparentemente senza fine, entra in crisi. Marina, anche a causa della scadenza del visto, torna in Europa. Neil, nel frattempo diventato tecnico specializzato in inquinamento ambientale, riallaccia un legame con una vecchia fiamma, Jane. Marina, tornata di nuovo negli Stati Uniti, cerca conforto nella parola di un sacerdote spagnolo (Padre Quintana), che, però, a sua volta, non è più sicuro della propria vocazione.

E’ una rincorsa incessante alla scoperta dell’amore. L’amore per un uomo o per una donna, per la bellezza, per la natura, ma anche l’amore per Dio cercato attraverso la Fede.

Il passaggio dalla Ville Lumière alle lande desolate dell’Oklahoma è capace di destabilizzare. La passione si raffredda e l’amore che sembrava senza fine tra i protagonisti si rivela arido e ruvido come la natura del luogo. L’amore è da cercare dentro di sé ed è forse per questo che Malick (già autore del pluripremiato vincitore della Palma d’oro a Cannes “The Tree of Life”) si sofferma molto sui dialoghi interiori dei protagonisti (con l’uso registico della voce fuori campo), veri e proprio monologhi dell’anima.

La bellezza dell’amore sta nel vivere l’amore o, almeno, nel rappresentarlo. E “To the Wonder” ne fa una rappresentazione efficace e reale, poiché ne coglie il senso nella sua esaltazione e altrettanto nella sua degenerazione. Marina (Olga Kurylenko) torna in Europa per la scadenza del visto, sua figlia decide di andare a vivere con il padre e nel frattempo Neil (Ben Affleck), ispirato ispettore ambientale, torna a frequentare il suo primo amore, Jane (Rachel McAdams). L’unico rifugio della donna sembrano essere le parole di un sacerdote, Padre Quintana (straordinario come sempre Javier Bardem), ma anche lui ha perso l’”orientamento”. Con i suoi fedeli si sforza di mantenersi equilibrato e sicuro, ma dentro è lacerato: ha perduto la Fede.

Come è risaputo, nelle scelte stilistiche del regista non sono previste strutture narrative semplici e pre-ordinate. La narrazione avviene per immagini e, spesso, anche la percezione visiva è distorta rispetto alla volontà narrativa dell’autore. Ci sembra quasi che le emozioni dei personaggi vengano legate indissolubilmente ai cicli della natura e che cieli, grandi praterie, oceani e maree altro non siano che i travagli interiori di ognuno di noi.

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