JURASSIC WORLD… FINE? CHISSA’…

L'episodio sembra conclusivo ma saranno i risultati a dirlo

JURASSIC WORLD – IL DOMINIO

Regia Colin Trevorrow

Con Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Sam Neil, Laura Dern, Jeff Goldlbum, Isabella Sermon, Dichen Lachman, Daniella Pineda, Omar Sy, BD Wong, Jake Johnson

Universal Pictures, USA – uscita giovedi 2 giugno 2022

 

Ci eravamo lasciati coi dinosauri che, sfrattati dalla natura da Isla Nublar, entravamo in coesistenza con gli umani, e da qui ripartiamo.

Sotto la giurisdizione della multinazionale Biosyn, in forza alla quale il Dr. Henry Wu (BD Wong) gli animali sono osservati, sperimentati, manipolati geneticamente e recintati proprio in Italia, sulle Dolomiti.

Naturalmente, per dar forza ai “soliti” princìpi morali, occorre che questa manipolazione abbia effetti collaterali negativi, e puntualmente accade sotto forma di un’invasione di locuste giganti geneticamente modificate, entrano in gioco servizi segreti ed interessi mondiali e anche qui una buona dose di moralismo ci sta tutta.

Il film sembra presentare qualche colpo di scena in meno rispetto al solito, a parte la nascita di Beta, figlia di Blue, la velociraptor addestrata da Owen Grady (Chris Pratt); infatti, come spesso spiegato dal prof. Ian Malcolm (Jeff Goldblum) e perfino dal prof. Hammond (Richard Attenborough) nelle pellicole degli anni ’90, molte speci sono in grado, in prolungata mancanza dell’altro sesso, di riprodursi da sè. Blue, oltre ad essere femmina come tutti gli esemplari di Jurassic World, è anche l’unica superstite della sua specie, e dunque partorisce Beta, nome gentilmente assegnato dalla piccola Maisie (Isabella Sermon).

Altro piccolo colpo di scena è l’unione in questo film dei personaggi della saga recente con quelli della prima ora: tornano in scena infatti il dott. Alan Grant (Sam Neil) e la dott.ssa Ellie Sattler (Laura Dern), poco invecchiati e sempre coi loro caratteri distintivi. Anche la locandna del film strizza l’occhio alla vecchia grafica, col teschio di dinosauro inquadrato all’interno di un cerchio, come a voler riunire il tutto in un’unica saga.

La prassi vuole che di fronte ai bestioni i nostri se la cavino sempre, soprattutto i buoni, e se il film manca di qualche idea geniale degna dei suoi predecessori va detto che l’azione non manca, e la tecnologia arriva opportunamente in soccorso con effetti speciali e ricostruzioni grafiche.

Tra le pieghe dell’azione, qua e là qualche siparietto sentimentale per le “strane coppie”, Owen e Claire (confermata nel ruolo Bryce Dallas Howard) ma anche Alan e Ellie, che hanno il compito di allentare la tensione.

Il gioco della sperimentazione, se non della clonazione, si fa pesante, con conseguenze imprevedibili, ma l’epilogo del film, pur sembrando definitivo, lascia comunque una sorta di porta aperta ad un eventuale seguto. Sarà probabilmente il botteghino a dire se sarà il caso di realizzarlo, visti gli imponenti costi di produzione. Intanto godiamoci questo terzo (o sesto) capitolo della saga, che pur senza far gridare al capolavoro intrattiene degnamente appassionati e non.

Alessandro Tozzi

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