La Befana vien di notte

...con le scarpe tutte rotte...!

Regia di Michele Soavi

scritto da Nicola Guaglianone

Un film con

Paola Cortellesi: Paola / Befana

Stefano Fresi: Mr. Johnny

Fausto Maria Sciarappa: Giacomo

Giovanni Calcagno: Igor

Giuseppe Lo Piccolo: Smilzo

Luca Avagliano: Gino

Odette Adado: Emilia

Jasper Gonzales Cabal: Giuseppe

Diego Delpiano: Ivan

Robert Ganea: Leo

Francesco Mura: Riccardo

Clòe Romagnoli: Sveva

Genere Commedia – Italia, 2018,

Durata 98 minuti

Uscita cinema giovedì 27 dicembre 2018

distribuito da Universal Pictures

 

Di giorno Paola è un’insegnante molto amata dai suoi alunni. Di notte però si trasforma nella Befana, con tutti gli acciacchi della terza (anzi, cinquecentesima) età e le incombenze di chi è preposto ad accontentare i desideri dei bambini, per di più in competizione con “quel maschilista di Babbo Natale”. La Befana ha anche un nemico in terra: Mr. Johnny, un fabbricante di giocattoli che vuole sostituirsi a lei nel ruolo di dispensatore di regali il 6 gennaio. Mr Johnny è diventato cattivo proprio per colpa della Befana che anni prima non gli aveva portato la calza (per colpa di un cane che aveva mangiato il foglio con il suo indirizzo, ma questa la si vede come una scusa). Ma quando Mr. Johnny fa rapire Paola, un gruppetto di alunni che ha scoperto la sua identità segreta accorre coraggiosamente in suo soccorso. Riusciranno i sei ragazzini a salvare la maestra, e con lei l’Epifania?

Come spesso accade nel cinema, soprattutto italiano, c’è un’abbondanza di citazioni cinefile: Ritorno al futuro, i Goonies, Toys , E.T. ed altri.

Personalmente, dopo i primi 10 minuti che inquadrano perfettamente il personaggio, scenografie e colori che ricordano i miglior film fantasy americani, il film è stato un mix tra déjà vu e “purtroppo il cinema italiano è questo!”. Potrei dire nulla da eccepire sulla recitazione di Paola Cortellesi, ma non mi ha convinta più di tanto e, per quanto riguarda la sceneggiatura ed i dialoghi, il film risulta abbastanza mediocre.

Avrebbe voluto essere un film per ragazzi ma la comicità della Cortellesi, sacrificata, a mio avviso ricalca tutto ciò che uno spirito buono non dovrebbe avere a partire dall’odio della Befana nei confronti di Babbo Natale. Il gruppo di bambini molto eterogenei: si parte dal bullo della situazione, al nerd, alla bella e ricca, al grassottello, al genio , incarnano tutti i tipi di ragazzi adolescenti che, solo quando hanno uno scopo comune, si uniscono, altrimenti si fanno la guerra e si deridono come i miglior bulli della situazione, addirittura qui il bullo è quasi un eroe.

La Cortellesi, maestrina, invece di essere la dolce, seppur brutta, e tenera Befana, non fa altro che deridere e fare battutine che più che suscitare risate mi suscitano delusione, non possono mancare le parolacce perché si sa, oggi senza le parolacce la comicità non fa ridere (?!). Recitazione molto sottotono e personaggi un po’ morti.

Nonostante le buone intenzioni, il film non cattura l’attenzione degli adolescenti e degli adulti, forse chi si può divertire un poco sono proprio i bambini con poche aspettative e ancora molto sognanti.

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