LA COLPA di Lorenza Ghinelli

 

Titolo: La colpa

Autore: Lorenza Ghinelli

Editore: Newton Compton

Collana: Nuova narrativa Newton

Pagine: 241

Genere: Narrativa – Thriller

 

Trama: Estefan nasconde un segreto inconfessabile, un macabro ricordo d’infanzia che lo perseguita. Forse si è macchiato di un crimine atroce, oppure è vittima di una memoria bugiarda, che distorce la realtà. Ma nella realtà, qual è la colpa per cui sua madre e suo padre hanno smesso di amarlo? Anche Martino, il suo migliore amico, custodisce un terribile segreto, una verità sconvolgente che nessuno deve conoscere. Il male che condividono li ha resi complici. Il male che condividono li ha uniti in un legame indissolubile. Non si confidano, chiusi in un silenzio che saranno costretti a infrangere solo quando il passato minaccerà di tornare. Finché un giorno la strada di Estefan si incrocia con quella di Greta, una bambina di appena nove anni che ha perso entrambi i genitori. Cresciuta in campagna, circondata da una decadente periferia industriale, vive come prigioniera nella casa del nonno. Il loro incontro, figlio dell’ennesimo episodio violento, sarà il primo passo verso la redenzione. “La colpa” è un romanzo graffante e diretto che parla del dolore dell’infanzia ignorato dal mondo adulto e della possibilità di riscattarsi, nonostante tutto.

Le storie raccontate in questo libro, sotto certi punti di vista sono piuttosto forti per cui non mi sento di consigliarlo a chi ha un animo molto sensibile verso argomenti toccanti quali pedofilia e infanticidio.

L’autrice utilizza un linguaggio molto personale e in alcuni casi musicale e quasi fotografico, nel descrivere le vicende dei personaggi; musicale nel senso che usa le parole quasi fossero delle note musicali per scrivere un pentagramma di fatti utilizzando a volte ritmi quali l’andante mosso, a volte l’adagio sostenuto ma mai l’allegro con brio; e fotografico perché l’autrice descrive le vicende utilizzando dei termini talmente descrittivi e ricercati da catapultare il lettore all’interno della vicenda quasi fosse uno spettatore al cinema, non dimentichiamoci che l’autrice prima di essere tale è soprattutto una sceneggiatrice.

Le storie contenute in questo romanzo raccontano storie forse un po’ estremizzate del dolore adolescenziale di tre ragazzi, i tre personaggi principali (due adolescenti e una bimba) che vivono sulla loro pelle vicende che li segneranno per sempre e si porteranno dentro questo dolore implacabile perché nessuno riesce a vederlo e quindi ad aiutarli ad uscirne. I personaggi vivono in famiglie normali, quasi borghesi che però non vedono il loro disagio e non fanno nulla per render loro la vita spensierata e felice, ricca di affetti e sostegni, quale dovrebbe essere alla loro età. Il titolo racchiude l’essenza della storia raccontata in questo romanzo, ossia la colpa che ognuno dei tre giovani personaggi porta sulle piccole spalle convinto che sia la causa delle sue disgrazie. Ma la cosa che colpisce di più è che i fatti raccontati nel romanzo, purtroppo, accadono anche nella realtà odierna, non a caso l’ambientazione è l’anonima provincia di una qualsiasi regione (qui l’Emilia Romagna) e i personaggi sono ragazzi qualunque a cui è stata strappata l’infanzia in modo brutale.

Questo romanzo è una favola nera tristemente reale.

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