LA FORMA DELL’ACQUA

 

Regia: Guillermo Del Toro

Attori: Sally Hawkins, Michael Shannon (II), Richard Jenkins, Doug Jones, Michael Stuhlbarg. Octavia Spencer, Lauren Lee Smith, Nick Searcy, Dru Viergever, David Hewlett, Stewart Arnott, Nigel Bennett

Titolo originale:  The Shape of Water.

Genere: Drammatico

durata 119 min.

USA 2017

20th Century Fox

uscita mercoledì 14 febbraio 2018.

 

Trama: Elisa, giovane donna muta, lavora in un laboratorio scientifico di Baltimora dove gli americani combattono la guerra fredda. Impiegata come donna delle pulizie, Elisa è legata da profonda amicizia a Zelda, collega afroamericana che lotta per i suoi diritti dentro il matrimonio e la società, e Giles, vicino di casa omosessuale, discriminato sul lavoro. Diversi in un mondo di mostri dall’aspetto rassicurante, scoprono che in laboratorio (soprav)vive in cattività una creatura anfibia di grande intelligenza e sensibilità. A rivelarlo è Elisa. Condannata al silenzio e alla solitudine, si innamora ricambiata di quel mistero capace di vivere tra acqua e aria. Ma il loro sentimento dovrà presto fare i conti con una gerarchia ostile incarnata dal dispotico Strickland. In piena corsa alle stelle contro i russi, gli Stati Uniti non badano a spese e a crudeltà. Per garantirsi e garantire al suo Paese un futuro stellare, Strickland è deciso a tutto.

 

Bellissimo film, storia coinvolgente, ambientazione credibile, personaggi ben interpretati e realistici, ben rappresentato anche il clima ostile verso le persone diverse (disabili, di colore, gay ecc.) e verso l’ignoto tipici degli anni della guerra fredda in America; molto ben delineata e sottolineata anche l’ottusaggine e arroganza dimostrata dal generale verso la creatura e le sue effettive e sconosciute potenzialità.

Il film scorre veloce, nonostante sia una storia lenta e drammatica e colpisce l’innocenza e la fiducia della protagonista (Elisa) verso la creatura, i suoi tentativi di comunicare con essa attraverso l’unico linguaggio che conosce: il linguaggio dei segni essendo la protagonista muta quindi diversa, e alla fine riuscendo ad instaurare un dialogo tra loro.

Ovviamente c’è chi vede solo l’opportunità di studiare le potenzialità della creatura in modo non proprio ortodosso, non importa se questo significa doverla uccidere magari in modo cruento, l’importante è capire se esiste un modo per sfruttare le potenzialità di questa creatura in ambito bellico contro i nemici giurati di sempre ossia i russi.

Ovviamente stiamo parlando dell’epoca della guerra fredda per cui le due superpotenze si fronteggiano in questa pellicola seppure non in modo palese, e alla fine lo scontro sarà inevitabile e tangibile e vincerà non il più arrogante ma la scienza e il buonsenso.

Film drammatico con finale a sorpresa, e alla fine l’amore vince sempre su tutto, anche sulla diversità.

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