LA PAURA di Francesca Bertuzzi

 

Titolo: La paura

Autore: Francesca Bertuzzi

Editore: Newton Compton

Pagine: 346

Genere: Narrativa – Thriller

Trama: Un capanno lontano dalla città e avvolto nel buio. Due ragazze legate a una sedia, una di fronte all’altra. Cos’hanno in comune? Apparentemente nulla. Solo una serata trascorsa a bere nello stesso bar di Torino. Eppure qualcuno le ha stordite, rapite e rinchiuse entrambe in un luogo che odora di morte. E con implacabile e spietato calcolo si accanisce contro una di loro, torturandola fino a ucciderla. Ma non Giuditta: l’ignoto carnefice ha deciso di risparmiarla e lasciarla andare. Pur sconvolta e sotto shock, in mente ha un solo obiettivo: allontanarsi dalla casa delle torture e mantenere una promessa. “Via Exilles 12. Emma. Promettilo. Emma”: le ultime parole della ragazza rapita insieme a lei. La sorpresa non tarderà ad arrivare: Emma è una bambina di soli cinque anni e la casa in cui vive rivela torbidi e inquietanti particolari sulla madre che non vedrà mai più. Un lavoro in un ambiguo locale, tanti soldi in contanti di dubbia provenienza, nessun legame. Ma cosa nascondeva nel suo passato? Chi può avere avuto una ragione per vendicarsi di lei? Giud inizia a cercare, scavare, indagare nella sua vita, senza che nulla emerga. Qual è il particolare che le sfugge e che potrebbe dare un senso a ciò che è accaduto? Forse è qualcosa di importante, qualcosa che la sua memoria ha voluto rimuovere…

 

Dopo il suo libro di esordio “il carnefice”, Francesca Bertuzzi torna con un nuovo romanzo di genere noir/thriller che non delude il lettore per originalità della storia, coinvolgimento e ritmo di scrittura a cui ci aveva già abituati col suo primo romanzo. Anche in questo romanzo la trama è volutamente intricata, disarmante, e a volte disseminata di apparentemente inutili vicoli ciechi, ma la storia funziona e i personaggi sono relativamente credibili e ben delineati ognuno con le sue zone d’ombra più o meno dichiarate.

La storia inizia con un avvenimento di forte impatto, il rapimento e la tortura di due ragazze che non hanno niente in comune e che nemmeno si conoscono, poi la storia si complica ulteriormente di eventi strani e personaggi da cui non ci aspetterebbe nemmeno un briciolo di umanità e che sorprendentemente si rivelano molto più umani di personaggi che per istituzione dovrebbero avere tali qualità  di cui invece difettano. Si aprono così porte misteriose e si accede a mondi sconosciuti ai più, mondi dove la paura la fa da padrona e a volte va a braccetto con l’incoscienza altre volte invece con la consapevolezza, ma anche questo fa parte del gioco.

La storia ad un certo punto prende una piega quasi sentimentale, ma visti gli sviluppi è giusto che sia così. Il finale è quasi prevedibile e lascia al lettore una serie di interrogativi senza risposta, ma nonostante tutte le vicende e le esperienze negative dei personaggi di questo libro la conclusione positiva mi sembra una scelta quasi obbligata oltre che azzeccata. Azzaccata anche la scelta del titolo “la paura” appunto in questo romanzo trasuda da ogni sua pagina, cambiando di volta in volta la sua forma a seconda della sfaccettatura del momento.

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