LE SIGARETTE CHE NON FANNO MALE

"2 + 2 = 8" il bizzarro titolo

LE SIGARETTE – 2+2=8 – AUTOPRODOTTO – 2016Sigarette1

Formazione: Lorenzo Lemme – voce e batteria; Jacopo Ruben Dell’Abate – voce e chitarra

Titoli: 1 – Buleria; 2 – Prurito; 3 – Mare; 4 – Messa a fuoco; 5 – Funambolo; 6 – Mandarino; 7 – Mandibola; 8 – Aprire la mente; 9 – Albero

 

Accidenti, giù il cappello di fronte ad una proposta così interessante!

Un cd autoprodotto, ma molto ben prodotto, un’espressione musicale che ricorda un pò i Presidents of the U.S.A., comunque sempre a filo tra funky, punk e rock, delle parole a tratti surreali, a tratti demenziali, ma mai banali o troppo criptiche, un disco con nulla di scontato, che può in ognuno dei suoi 40 minuti sorprendervi da un momento all’altro, con idee geniali o soluzioni rocambolesche, come ad esempio i giri di chitarra di Jacopo Ruben Dell’Abate che percorrono Prurito dall’inizio alla fine.

Cambi di tempo, controtempi, flagellate di batteria fin dall’opener Buleria, coretti talvolta “fighetti” buoni a sterzare di poco verso un pop causa voci non cattivissime, insomma non propriamente da screamer metal, però è fantastico ascoltare come sono ben combinate tra loro certi elementi.

Ad esempio Buleria apre l’album con una sventagliata di mitra di Lorenzo Lemme alla batteria e conserva una piacevole, quasi acida rumorosità di fondo che fa da tappeto a una serie di apparenti dissonanze percosse da una batteria che sembra essiccata al sole.

La chitarra sporca imperversa anche nella successiva Prurito, mentre ci si rilassa un pò con l’accoppiata seguente, Mare e Messa a fuoco, anche se la chitarra resta piuttosto distorta, e anche nelle sue funzioni più ritmiche assume il sound sibillino, da basso impertinente e dispettoso.

La sola Funambolo, seppure presenti anch’essa un improvviso cambio di atmosfera, appare all’orecchio medio un pochino più “scolastica” (Silvestri è il nome che mi si affaccia in mente) ma sempre godibile, nel suo coretto centrale “beneducato”, mentre con Mandarino ci si adagia su un tappeto ritmico alla Under pressure dei Queen, sia chiaro, detto solo per riferimento, mentre il pezzo si sviluppa tra un testo quasi surreale nella sua banalità e un accompagnamento strumentale che non manca mai di intrigare spiazzando ogni previsione in vari momenti.

Sigarette2Insomma due giovanotti da tenere d’occhio, capaci di tutto, dallo stravolgere la matematica nel titolo, ad osare un simile nome (accompagnato da due punti esclamativi, mica robetta!!) e un disco che destabilizza molti punti fermi della musica rimanendo però nella categoria caos organizzato.

Alessandro Tozzi

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