L’ULTIMA OCCASIONE

Un matrimonio d'interesse, un rapimento, in una miscela ad alta dose d'ironia e divertimento

CLAUDIO BLANCATO – L’ULTIMA OCCASIONE

Compagnia Teatro dell’Alchimia

Regia Claudio Blancato

Con Claudio Blancato, Franca De Santis, Fernando Sbriscia, Luisa Cimarra, Alessandro Tozzi

Regia audio e luci Maurizio Agostini

Sala Romateatri, Roma, 23 e 24 marzo 2019

 

L’ultima occasione, portata in scena ottimamente dalla Compagnia “Teatro dell’Alchimia” è una commedia ricca di colpi di scena (e talvolta anche imprevisti, magistralmente gestiti dagli attori) che diverte fino alle lacrime ma fa anche riflettere. La storia di Leopoldo, nobile che ha perduto tutta la sua ricchezza, rimanda, in chiave ironica, alla crisi economica dei nostri tempi; la soluzione che troverà, con il consiglio e l’aiuto del suo maggiordomo, preoccupato del rischio reale di rimanere senza lavoro e senza soldi, ci porterà al confronto-scontro con due modelli diversi di umanità: quello della sorella avida, priva di scrupoli di fronte al denaro, e quello della moglie prescelta, Melissa, una donna a tratti difficilmente sopportabile, ma in fondo una romantica, che vede, nella proposta del suo Leopoldo, il coronamento di un sogno d’amore.

Potrebbe finire qui. Ma la trama si infittisce. Leopoldo infatti, rivelerà tutta la sua meschinità nel progettare l’omicidio di Melissa; e il provvidenziale intervento di due rapitori sembrerà risolvere ogni cosa… e così sarà, ma certo non come Leopoldo aveva previsto.

Una commedia ironica e divertente, ma che porta in scena personaggi di per sé meschini, che ci fanno riflettere sull'”essere umani” oggi, in un mondo in crisi di valori. Leopoldo ben rappresenta l’uomo contemporaneo, incattivito dalla crisi economica e da un mondo sempre più disumano, indifferente, alessitimico, che ha ribaltato il valore di cose e persone, spingendo l’individuo ad usare le persone per ottenere le cose che ama. E cosi Leopoldo, ma potrebbe essere chiunque, sceglie di usare Melissa per il proprio tornaconto, non solo di sposarla per interesse, ma finanche di liberarsene una volta ottenuto il risultato, complice il suo maggiordomo in questo piano diabolico. L’entrata in scena dei due rapitori cambierà le carte in tavola; una coppia di cattivi improbabile, che agisce più per vendetta che per avidità, li diremmo due moderni Robin Hood e Marian se non fosse che anche loro il denaro lo vogliono per sé stessi. Ma purtuttavia, sono proprio loro, gli unici dotati di un pur minimo senso di umanità.

La commedia si dipana di risata in risata tra equivoci e colpi di scena, spostandosi da una scena all’altra grazie alla tripla scenografia, accompagnata da una colonna sonora frizzante e perfetta cornice degli accadimenti. Gli attori sono bravi ad interpretare i loro personaggi riuscendo a gestire impeccabilmente gli inevitabili imprevisti della ‘prima’. Uno spettacolo che diverte nella sua leggerezza, offrendo al contempo diversi spunti di riflessione, in un perfetto mix agrodolce.

Michela Aloisi

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