Notte d’inverno con Signora e fantasma

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Omaggio a Edith Wharton

Notte-dinverno-con-signora-e-fantasmaRoma, Teatro Salauno, 20 Ottobre 2013

Edith Wharton è una scrittrice americana che si trasferì dopo il suo divorzio, dagli Stati Uniti in Francia, dove la sua carriera da scrittrice prese letteralmente forma, fino a vincere nel 1920 il Premio Pulitzer con la sua opera “L’età dell’Innocenza”.

Lo spettacolo teatrale “Notte d’inverno con Signora e Fantasma” è ispirato alla vita della stessa scrittrice, la quale afferma nella sua autobiografia di essere sempre stata ossessionata nell’adolescenza dalla paura del sovrannaturale, oltre ad essere affascinata al contempo da prestigiatori, ventriloqui, illusionisti e maghi.

Ed è proprio da questi elementi che nasce lo spettacolo a cura di Riccardo Reim, con Elisabetta De Palo nelle vesti di Edith Wharton, Danilo Celli nel ruolo del tuttofare e l’illusionista e ventriloquo “Scapinelli”, accompagnato dalla sua assistente Marta Farra.

La magnifica sala del Teatro Salauno, nei pressi di San Giovanni, si presta perfettamente con la sua naturale cornice alle atmosfere tetre e misteriose dello spettacolo. Siamo a Parigi, in una notte piovosa. Le strade sono deserte, o forse così sembrano apparire. Il grande Scapinelli si sta preparando per il suo spettacolo, così come il suo tuttofare prepara il palcoscenico del piccolo teatro dove si stanno per esibire.

Lampi, tuoni e le fantastiche musiche di sottofondo, composte da Pericle Odierna, sottolineano le atmosfere della narrazione, catapultando lo spettatore nel secolo scorso, a quando ancora non vi era l’elettricità, a lume di candela. Le ombre assumono quindi, assieme ai personaggi, un ruolo altrettanto importante nella narrazione.

Edith si perde, sino ad entrare in contatto con la compagnia del teatro. Ma quante volte si è perduta Edith? E quali misteri ha da svelare?

Misteri o incubi, Edith non sa ancora bene riconoscerli e non sa distinguerli dalla realtà. L’aiuteranno il tuttofare e Scapinelli, che intrattiene anche il pubblico con alcuni elementi del suo repertorio da illusionista, da restare a bocca aperta.

Nelle atmosfere gotiche ispirate alle storie della scrittrice, lo spettacolo mette in evidenza il lato oscuro, quello più nascosto della stessa, ma al contempo il gioco tra le fantastiche illusioni dello Scapinelli che fanno tornare tutti un po’ bambini.

Intensi i personaggi e l’interpretazione degli stessi attori, che si mescolano e contrappongono contemporaneamente, in modo da offrire una duplice chiave di lettura dello spettacolo e dei personaggi in scena.

Lo spettacolo è arricchito inoltre dai costumi di Stefano Cioncolini, i quali si fondono con le personalità di chi li indossa, delineando perfettamente il loro essere.

Uno spettacolo decisamente originale, alla (ri)scoperta di una scrittrice, ma soprattutto di una donna, che ha saputo mettersi in evidenza, contravvenendo alle rigide etichette dettate dalla società in cui è vissuta, aiutando inoltre numerose donne.

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