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| non solo proiezioni, ma un movimento |
Una rete globale di solidarietà e narrazione.
Questo gesto collettivo si fa atto di resistenza e di amplificazione delle voci palestinesi censurate, accompagnato da un’ondata di lutto, paura e urgenza che oggi arde.
La mostra cinematografica ci rende diversamente partecipi delle storie dalla Palestina
2.11.2025 | 20:30 | Caffè Letterario
Ingresso gratuito
L’evento è al sostegno dei Palestine Cinema Days Around the World 2025, con la proiezione del documentario UNO STATO DI PASSIONE. * Con videomessaggio delle registe Carol Mansour e Muna Khalidi L’iniziativa, ideata da FilmLab Palestine, nasce a seguito della chiusura forzata del Palestine Cinema Days Festival a Ramallah, causata dal genocidio in corso a Gaza, e come azione di solidarietà globale per Raccontare la storia della Palestina non attraverso voci sulla Palestina, ma dalla Palestina, per restituire dignità agli artisti.

Il programma, dedicato al tema della resistenza, presenta anche il cortometraggio Glow of Memories, un’opera di straordinario valore storico e simbolico. Ritrovato dopo la sua scomparsa in seguito al saccheggio israeliano degli anni ’80, il film ci invita a partecipare a un atto di resistenza attraverso la memoria, arricchito dalla rielaborazione sonora di Cosimo Damiano, che accompagna le immagini donando loro una nuova dimensione. Glow of Memories è un racconto visivo, senza narrazione, che ripercorre la storia della spoliazione palestinese. L’opera, a lungo data per perduta dopo il saccheggio dell’esercito israeliano, si ricompone attraverso materiali d’archivio e i dipinti di Ismail Shammout (1930–2006), coinvolgendo lo spettatore in un processo di ricostruzione di una memoria frammentata — fatta di assenze, rovine e infine censurata.in seguito, avremmo un breve videomessaggio personale delle registe del documentario che e più recente, in cui la cura diventa atto di resistenza. (il documentario, che in effetti ha appena vinto i premi a Bilbao film festival ed film festival Hollywood park), Da parte nostra, partecipiamo a questo stesso atto di resistenza semplicemente essendo qui, insieme, a celebrare la libertà di opporsi.

