Dal videogioco alla realtà; dopo manga, anime, giochi di carte, gadget di ogni tipo, sembrava che l’app per smartphone Pokémon Go fosse il culmine del successo per queste simpatiche creaturine immaginifiche con poteri e capacità di evoluzione diversi per ogni esemplare; ecco invece che la Warner Bros. mette in campo una nuova carta: Pokémon: Detective Pikachu, primo riuscitissimo live action a tecnica mista dedicato ai Pokémon. Grazie alla ottima regia di Rob Letterman, veterano dell’animazione e degli effetti visivi, prima alla Digital Domain poi alla DreamWorks Animation, ed all’interazione magica tra umani e Pokemon, il film si è rivelato una perfetta sintesi tra film d’azione, d’avventura e fantasy, capace di ammaliare anche chi, come la sottoscritta, del mondo dei Pokémon conosceva davvero poco.
Il plot è quello di un tipico poliziesco: il giovane Tim Goodman (Justice Smith), che da bambino sognava di fare l’allenatore di Pokémon, si è trasferito lontano da Ryme City, la metropoli dove umani e Pokémon vivono fianco a fianco, e ora lavora nelle assicurazioni. Ma l’improvvisa scomparsa del padre, famoso investigatore, lo riporta nella vecchia casa per dire addio al genitore che non ha mai veramente conosciuto. Qui, il suo destino si intreccia con quello dell’irresistibile Picachu, partner investigativo di Harry Goodman. Picachu è un Pokémon speciale; Tim infatti scoprirà di poter capire il suo linguaggio (la voce originale di Picachu è quella di Ryan Reynolds) ed interagire quindi con lui come nessun umano aveva mai fatto prima con un Pokémon. Insieme, i due riusciranno a far luce su un mistero che assume tinte e dimensioni sempre più inquietanti, scoprendo una trama sconvolgente (ottima la sceneggiatura dello stesso Letterman in collaborazione con Nicole Perlman) che potrebbe distruggere la coesistenza pacifica di Pokémon ed umani e minacciare l’universo stesso dei Pokémon.
Perfette, oltre alla regia di Letterman, la fotografia di John Mathieson e le musiche di Henry Jackman; degna di nota inoltre l’interpretazione di Ken Watanabe nei panni del detective Yoshida, amico del padre di Tim. Il film è infatti una riuscitissima coproduzione nippoamericana, che ha portato quello che era un fenomeno limitato agli appassionati ad invadere il mondo intero.
E allora tutti alla ricerca di Pokémon… e “Gotta catch ’em all!”
Michela Aloisi