Sin dai tempi più antichi i ponti hanno collegato le sponde di fiumi ma la storia dei ponti di Roma si perde veramente nella notte dei tempi ed alcuni sono ancora lì dopo centinaia e centinai di anni .
Sembra che il tempo scorra immutabile sotto le arcate e se ci affacciamo dalle spallette di certi vecchi ponti possiamo intravedere ruderi e resti di mura sotto il pelo dell’acqua.
Il Tevere con il suo carico di storia passa sotto tanti ponti, alcuni antichissimi e altri nati appena ieri, a saperlo ascoltare ci narra le mille peripezie della nostra città.
Il ponte che più rappresenta questa città è ponte Milvio, che i romani con affetto chiamano ponte Mollo, le prime notizie risalgono al 207 a.C. e sicuramente in origine era stato costruito in legno , ma nel 110 a.C. fu ricostruito in muratura.
A valle dell’Isola Tiberina sorgono invece i resti di ponte Emilio più conosciuto come ponte Rotto, costruito nel III sec. A.C. e ricostruito poi tra il 179 a,C. e il 142 a.C.
Tra la riva sinistra e l’isola Tiberina sorge invece ponte Fabricio detto anche dei Quattro Capi e anch’esso di epoca romana e datato 62 a.C.
Uno dei ponti più caratteristici è ponte Sisto edificato nel I sec.. a.C. e restaurato nel IV sec. , di esso resta originale l’arcata centrale mentre quelle più esterne sono state ricostruite ne XIX sec.
Nella Roma Papale non possiamo non ricordare ponte Elio costruito sotto l’imperatore Adriano nel 134 d.C. e che ora conosciamo come ponte S.Angelo.
Questi ed altri ponti antichissimi ci lasciano a tutt’oggi stupefatti per la maestria della loro costruzione e pensando a quanto siano ancora indispensabili per il traffico moderno non possiamo che rivolgere un pensiero riconoscente ai loro costruttori.
C’è un ponte poi di cui si parla poco ma sicuramente è degno di nota, ed è il ponte Nomentano che risale al II sec.a.C.
Fu distrutto dai Goti e ricostruito nel 552 dal generale bizantino Narsete , fu fortificato sotto papa Adriano I (772-795) e restaurato successivamente sotto papa Niccolò V (1447-1451) e sotto papa Innocenzo X (1644-1655) Attualmente è inserito in un parco pubblico chiuso al traffico, che costeggia la via Nomentana Nuova.
A permetterci di attraversare il Tevere però ci sono anche ponti di epoca più moderna e quello più conosciuto e trafficato è sicuramente ponte Vittorio Emanuele II o più semplicemente ponte Vittorio che collega il corso omonimo con il rione Borgo, fu inaugurato nel 1911 e il suo progettista fu l’architetto Ennio De Rossi.
Possiamo annoverare tra i ponti più recenti costruiti e legati all’espandersi della città anche ponte Garibaldi ponte Cavour e ponte Mazzini.
Curioso è il nome con cui è conosciuto ponte Testaccio: ponte dell’Ammazzatora, perché in prossimità di una delle entrate del vecchio mattatoio di Roma.
E per finire parliamo dell’ultimo nato :il ponte della Musica, che è stato realizzato tra il 2008 e il 2010 , tutto in acciaio su progetto dello studio Buro Happold, sorge nella zona Flaminia in prossimità dell’Auditorium della Musica di recentissima costruzione.
Tanta acqua passerà ancora sotto i ponti ma spero di essere qui presto a raccontarvi altre meraviglie di questa Città unica.