RASSEGNIAMOCI CON L’ALLEGRA COMPAGNIA DEGLI ASSURDI

Un'intelligente sequenza di monologhi e brevi scenette

RASSEGNIAMOCI – LODOVICO BELLE’

Regia Lodovico Bellè

Con Lodovico Bellè, Elèna Bova, Olimpia Gianlorenzi, Elisa Iannetti, Simona Loreti, Alessia Sant’Elia, Giada Spinelli, Rachele Spinozzi, Gabrielle Zedde

Sala Lysistrata, Roma, dal 28 al 30 ottobre 2022

 

Tre serate rilassanti e divertenti in scena alla sala Lysistrata, sorella minore del Teatro Antigone, a Roma in piena Testaccio.

Lodovico Bellè, autore di tutti i testi e della regia, porta e riporta in scena materiale già conosciuto, ma riciclato molto sapientemente per l’occasione, e materiale nuovo, dando spazio ad attori già molto attivi e anche ad altri, in particolare le giovanissime Simona Loreti, Elèna Bova e Olimpia Gianlorenzi, alle prime armi per ovvi motivi anagrafici.

Nella circostanza Elèna Bova ed Olimpia Gianlorenzi, oltre ad inframezzare i vari monologhi con divertenti sketches presi a prestito dal repertorio “assurdialogico” di Lodovico Bellè, si rendono protagoniste anche di un monologo ciascuno, affrontando la platea con grande sicurezza.

Si parte con una composta ma ugualmente incisiva Rachele Spinozzi (Lavori assurdi il titolo), alle prese con la sua ricerca di un buon lavoro, coi risultati più paradossali.

I paradossi continuano con gli intermezzi flash di Elèna Bova ed Olimpia Gianlorenzi, conclusi sempre con una battuta da risata a denti stretti, quell’umorismo sottile cui ci ha abituato Bellè. Questa prima si svolge al bar.

L’altra giovanissima Simona Loreti, decisa e spigliata, propone il monologo Non sapete chi ho visto, portandoci dolcemente sulle ali della fantasia, facendo vivere tutta la platea in un romanzo, grazie ad un immaginario matto incontrato in treno.

Dopo la “necessaria” entrata a schiaffo per la scenetta assurdialogica, ambientata in banca, è la volta di Gabriele Zedde, dirompende nella sua comicità anche corporea, in una triplice personalità, dal momento che in lui convivono 3 persone, Gino, Pino e Lino, per il monologo GiPiLi. Tre personalità completamente diverse mai daccordo, e a farne le spese è naturalmente il corpo del povero attore, fantastico anche nel malmenarsi.

Scenetta del commissariato con la consolidata coppia Bova/Gianlorenzi e di seguito Elisa Iannetti con Amori assurdi, divertente apoteosi dell’autolesionismo  e dell’autocompassione sulle proprie disgrazie sentimentali.

Scenetta interpretata nella sala d’attesa del dottore e arriva Lodovico Bellè, mente e iniziativa di queste serate, col suo sempreverde monologo del triciclo, in cui anch’egli sdoppia la sua personalità, parlando con se stesso al telefono, accudendo un minotauro domestico (!) e altre varie amenità. Già visto ma lo stesso imperdibile.

Poi è il turno delle giovanotte, che oltre alle consuete scenette (al parco, in piazza e dalla psicologa) si cimentano anch’esse in un monologo ciascuna: Elèna Bova con Quando è troppo è troppo, impegnata nell’arginare un solerte papà che la aiuta a fare i compiti, con catasrofici risultati, e Olimpia Gianlorenzi con Rivelazione. La rivelazione consiste nientemeno nel fatto che Babbo Natale… esiste! E non va confuso con lo zio Nicola perchè lui, l’originale, non si incastrerebbe mai nel camino come il maldestro parente. Entrambe ottime allieve, se la cavano già benissimo anche da sole.

Oltre alle loro ultime due scenette (in partenza e in televisione) le serate si concludono con altri due monolghi: Giada Spinelli in Come fai sbagli e Alessia Sant’Elia con Scoppiata di brutto. Entrambe molto abili nella cadenza, nell’uso della voce, compreso qualche vocabolo scivolato sul dialetto, e soprattutto sfigate… da far ridere…

Dopo questa rassegna (di qui il titolo dello spettacolo) possiamo tranquillamente dire tutti promossi!

Alessandro Tozzi

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