” Ho iniziato a dipingere alle scuole medie, quando la passione per i colori, le forme e lo studio di quest’ultime ha cominciato a bussare alla porta della mia anima. Dipingere mi portava su una mia dimensione, dipingere mi faceva volare. Quando si è giovanissimi non ci si rende conto di che dono immenso sia essere artisti. Tutto appare un gioco e risulta naturale come respirare, come mangiare, come vivere. Si perché l’arte è vita e la vita stessa è un’arte che non tutti sanno apprezzare.
Il mio percorso nella pittura però è passato attraverso tanta sofferenza, ed ha subito delle brusche fermate, perché gli eventi dolorosi si sono affacciati presto nella mia giovane esistenza con la morte di mio padre. Mia mamma rimasta vedova ha dovuto crescere me e mia sorella da sola, ed io a 19 ho cominciato a lavorare per aiutarla. Avrei voluto studiare al liceo artistico, incanalare il mio dono da subito, ma purtroppo non sempre i desideri si realizzano quando vuoi tu. Mai però ho smesso di crederci e mai ci ho rinunciato, ho promesso a me stessa di riprendermi i miei sogni appena possibile. Così è stato. Lavoravo e studiavo. Studiavo e lavoravo. Ho frequentato una scuola serale ed uscivo di lì alle 9 di sera, tornando a casa con i mezzi pubblici impiegandoci due ore.
Per dipingere poi non avendo un mio studio (e la possibilità economica di mantenerlo) mi sono appoggiata ad uno spazio che mi ha concesso un amico, ma era in uno stabile in cui non ci sarebbe dovuto essere nessuno, lo facevo in gran segreto, al freddo, in silenzio e senza vergogna vi dico che se avevo necessità di andare in bagno usavo dei barattoli. Poi alle 18 fuggivo da quel luogo, senza farmi vedere, ma piena di gioia ed amore e gratitudine per la mia arte.
Ho pianto, riso, amato persone che sono state il mio tutto e che mi hanno lasciata da sola troppo presto con le mie lacrime e le mie sofferenze. Ma non ho mai smesso di credere e di sorridere . Non ho mai abbandonato la mia arte. Lungo il percorso ho ritrovato molto e mi sono ripresa cose che credevo non trovare più. Oggi ho l’amore di mio marito, di mia sorella, di mia madre a cui devo tutto e mi ha insegnato a lottare ed a non mollare mai.
Io sono Barbara Bonanni e sono una pittrice, quello che ho sempre sognato di essere”.
I quadri di Barbara Bonanni sono a disposizione di chiunque voglia apprezzarli, sono pieni di colore, anima, corpo, ed hanno uno stile naif e vibrano di passione. Barbara vive a Roma è una ritrattista su commissione, ha esposto a dicembre scorso presso Ars Perpetua Gallery di Alessandro Scanella in via dei Coronari a Roma.
Marzia Bortolotti