Roba da Matti, la recensione

roba da matti
A grande richiesta torna lo spettacolo di Lodovico Bellè.

roba da mattiLODOVICO BELLE’ – ROBA DA MATTI

Regia Lodovico Bellè

Con Gilda Sacco, Lodovico Bellè, Tommaso Moro, Luciano Tribuzi, Arianna Bonardi, Alessandro Tozzi

Dopo le tre serate alla Sala RomaTeatri, lo spettacolo Roba da Matti, con la regia di Lodovico Bellè e con Gilda Sacco, Lodovico Bellè, Tommaso Moro, Luciano Tribuzi, Arianna Bonardi e Alessandro Tozzi, è tornato in scena presso la sala della Piccola Missione della Grande Gioia, nel quartiere Gianicolense.

Gremita di persone, l’accogliente e calorosa sala ha accolto attori e regista con un tripudio di applausi e anche una benedizione, così da consacrare la compagnia teatrale Sul Palco al completo.

Roba da matti (alla fermata dell’autobus e non solo…) è una divertente commedia che gioca su luoghi comuni e situazioni che si riscontrano ogni giorno nella città di Roma, ma non solo. Situazioni comuni ove riconoscersi è piuttosto facile, ma situazioni portate all’estremo, quasi surreali. Eppure, basta vivere un pochino nella città Eterna per rendersi conto che forse, sotto sotto, quel che è raccontato attraverso questo spettacolo, è un po’ il quotidiano (particolarissimo) della città eterna.

Ad ogni modo, tutto ha inizio proprio alla fermata del bus, dove le persone si incontrano. Sconosciuti, volti che si vedono sovente alla fermata e parole che defluiscono man mano, attraverso i “matti” che affollano di volta in volta la fermata, raccontando ognuno la propria storia. Storia però che si intreccia inequivocabilmente con quella degli altri avventori di bus che attendono (invano).

Ma dove andranno mai tutti questi matti?

Naturalmente dallo psichiatra. Ed ecco che la figura chiave dello spettacolo diventa lui, colui che dovrebbe aiutare e curare i propri pazienti ma che invece sembra essere più disturbato di loro, con altre situazioni e gag che vedono protagonisti anche piccioni e un misterioso libro che sembra svelare man mano il futuro dei protagonisti.

Una commedia surreale, con tempi comici giusti e un affiatamento degli attori che rendono questa commedia brillante e spassosa, per ridere di gusto delle piccole (o grandi) manie presenti in ognuno di noi. Prendersi sempre alla leggera e ridere di se stessi e dei propri difetti (o piccole nevrosi) è la cura più indicata per non perdersi e rinchiudersi nel proprio mondo.

 

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