FABRIZIO DE LUCA – IL CABARET DI CIAMPICONE
Regia suono e luci Maurizio Agostini
Roma, Sala RomaTeatri, 28 novembre 2015
Ciampicone è tornato, e il nuovo Ciampicone è pieno di risorse. Anche prima di andare in scena, perché come di consueto l’Associazione RomaTeatri offre a tutti gli intervenuti un piatto di pasta caldo e un buon vino.
Dopo che l’amico Alessandro Tozzi ha riscaldato la platea con un divertente monologo sulla crisi, sul lavoro e che poi è scivolato inevitabilmente sui politici per finire in gloria parlando di Viagra, Ciampicone fa divertire e si diverte, nel nuovo spettacolo che mette in contrapposizione il maschio… e l’uomo, l’amica e la donna, spiegando punto per punto le sottili ma fondamentali differenze.
Tira fuori il meglio di sé, vola da un argomento all’altro, come di consueto senza seguire un vero e proprio testo, ma soltanto un canovaccio di contenuti da esprimere, tornando indietro e andando avanti, ma lo show rimane fluido, con parecchie risate rumorose da parte del pubblico presente, non abbondantissimo complici i primi freddi e forse anche un pizzico di psicosi da terrorismo, ma qualitativamente ottimo per partecipazione e presenza. Lui coinvolge tutti e tutti rispondono presente.
Insomma il nuovo Ciampicone piace, e anche lui si piace sempre di più; messa da parte qualche volgarità secondo qualcuno eccessiva, tipica dei suoi primissimi spettacoli, ingentilito nei modi ma sempre molto diretto e capace di lasciare il segno, parla come sempre a tutto tondo di coppia, di come questa si trasforma dal primo appuntamento adolescenziale fino all’abitudine matrimoniale, da certi dettagli anche un po’ piccanti ma mai troppo volgari alle scaramucce matrimoniali che maturano in anni e anni di convivenza, talvolta anche forzata.
Lo spettacolo termina poi con una poesia sulla donna, quasi a chiederle scusa per la cattiverie dette durante la serata, ma come lui ben sa, senza donne non ci sarebbe vita.
Bravo Ciampicone, continua così, sei sulla strada giusta, complimenti!
Mauro Pelusi