In una piccola piazza, a due passi da viale Trastevere,sorge la chiesa di San Francesco d’Assisi. Nel 1682 Mattia De Rossi ne costruì la sobria facciata barocca e sull’omonima piazza venne eretto nel 1847 il piccolo obelisco che sostituisce quello originario andato misteriosamente distrutto.
La chiesa nel suo interno custodisce una preziosa opera del Bernini eseguita nel 1675 e precisamente la statua della Beata Ludovica Alberoni, che all’epoca fu criticata perché ritenuta troppo profana.
Nei pressi di dove sorge ora la chiesa esisteva anticamente un ospizio che ospitava San Francesco e i suoi confratelli quando venivano a Roma e si conserva ancora una cella ristrutturata nel seicento che per tradizione si dice sia quella del Santo.
Una parte dell’antico ospedale adiacente alla chiesa fu ceduto dai frati per la costruzione della vicina caserma che fino alla metà del secolo scorso era occupata dai bersaglieri.
Ed ecco che arriviamo ai bersaglieri; quando la caserma fu lasciata dai bersaglieri, destinati altrove, questi si riservarono una piccola area dove ora ha sede l’Associazione Nazionale Bersaglieri e la sala di musica per la Fanfara.
La Fanfara di Roma è stata per parecchi anni il fiore all’occhiello della Presidenza dell’Associazione seguita con passione da tutto il quartiere di Trastevere.
Durante la Festa de’ Noantri la Fanfara si esibiva sulla piazza di Santa Maria in Trastevere dove veniva montato un grande palco.
Quando giungeva l’ora e la piazza era stracolma ecco che si udivano in lontananza gli squilli di tromba e poi a passo di corsa appariva la fanfara.
Non sempre le file erano perfette, qualche pancia sporgeva un po’ troppo, qualcuno a mala pena arrivava all’altezza regolamentare, ma quando arrivavano c’erano applausi per tutti.
Ma il momento magico era quando il presentatore, nonché cantante, apriva la serata.
In un attimo il pubblico si ammutoliva e da quei strumenti di ottone cominciavano a fluire le note, erano canti patriottici, erano canzoni popolari, erano canti di soldati in guerra, e tutti ascoltavano estasiati, era musica che prendeva il cuore.
Per concludere bisogna dire che per i bersaglieri la chiesa di san Francesco a Ripa era un punto di riferimento perché la consideravano la loro parrocchia , lì celebravano la Pasqua e il Natale e in quelle occasioni si esibivano in un piccolo concerto sulla scalinata, attirando sempre l’attenzione del popolo trasteverino.
Ora quella splendida fanfara non c’è più ma ci auguriamo che possa in futuro essere degnamente ricostituita.