Roma, Teatro Sala Umberto, 5 Marzo 2013
Possibile che con soli 6 gradi in più il mondo potrebbe finire?
Una ipotesi di certo non fantasiosa, ma quanto di più verosimile potrebbe accadere al nostro pianeta se, continueremo a maltrattarlo.
Questo è il succo dello spettacolo che viene rappresentato, in chiave comica e cinicamente, dal grande attore Giobbe Covatta, che debutta nella Capitale con il suo nuovo spettacolo “Sei Gradi” al Teatro Sala Umberto di Roma.
La famosissima colonna sonora del celeberrimo film “Odissea nello Spazio” di Stanlay Kubrick preannuncia l’ingresso dell’attore. Sulla scena vi sono delle scatole di legno, alcuni oggetti nascosti da dei teli bianchi e una poltrona. Tutti oggetti che hanno un preciso utilizzo durante il corso dello spettacolo.
Siamo nel 2112. Sono trascorsi 100 anni e la Terra inizia pericolosamente a scaldarsi. Quante volte gli scienziati ce lo hanno annunciato? Ma, come in tutte le cose, se non ci si trova non ci si crede. Eppure sta accadendo. La Terra man mano si sta surriscaldando. A cosa è dovuto ciò? Vi sono varie ipotesi al riguardo, tutte vagliate dall’attore che seppur facendo ridere a crepapelle il pubblico, rivela teorie del tutto veritiere.
Ma non solo. Giobbe Covatta narra il futuro della nostra Italia, di come il governo abbia fatto (o non fatto) quelle riforme necessarie per la ripresa del Paese, come un veggente che sa di conoscere la verità, ma la racconta in modo divertente per non far disperare chi lo ascolta. Guai farsi prendere dal panico. Sarebbe deleterio per la propria sopravvivenza.
La popolazione umana è un continuo flusso di ispirazione per Covatta che ne approfitta anche per creare energia.
Si, perchè l’energia scarseggia e va generata. In quale modo? L’attore incarica il suo assistente tuttofare Priscilla, il quale scendendo dal palco, si immerge nella platea ove “cattura” due spettatori e li invita a salire sul palco per pedalare sulle due cyclette ora finalmente svelate al pubblico.
Al fianco di Covatta viene svelato anche un mappamondo, ove la Terra così leggiadra e rotonda, diviene per lo spettacolo un punto di riferimento importantissimo.
Tra teorie e catastrofi da sventare, Covatta ipotizza ciò che attenderà l’uomo nel prossimo futuro. La cura dell’ambiente e una economia più sostenibile possono veramente salvare la Terra?
La risposta che fornisce Covatta è chiara. Se la popolazione non si prenderà cura del proprio ambiente, se non la smetterà di essere affetto dalla mania compulsiva di acquistare cose in maniera spropositata che la legge di mercato ci impone beh, non ci saranno molte speranze. Per l’umanità sicuramente no. La Terra ha affrontato diverse evoluzioni e cataclismi. Probabilmente il nostro pianeta sopravviverà senza quell’essere che lo sta martoriando, ovvero l’uomo.
Uno spettacolo che fa ridere e riflettere, che fa pensare e sorridere amaramente. Uno spettacolo che “svela” verità e forse intuisce parte di un futuro che può ancor esser mutato.
Ma solo se ognuno ci mette del suo.
“Se non sei parte della soluzione allora fai parte del problema e non te la puoi mica prendere con la direzione del teatro”, ne con il comico stesso.
Allo spettacolo partecipano inoltre Mario Porfito e Ugo Gangheri.
“Sei Gradi” è uno spettacolo di Giobbe Covatta e Paola Catella, con i costumi di Chiara Defant, con le scene curate da Francesco, con la regia di Giobbe Covatta.
Lo spettacolo è in scena almeno fino al 17 Marzo 2013.
Salvo cataclismi naturali.