SEMPRE PIENO L’INVOLUCRO DI MONICA ARGENTINO

Molte espressioni artistiche interessanti al Macro Asilo

MONICA ARGENTINO – INVOLUCRO

Macro Asilo, Roma, 14 marzo 2019

Foto Fabrizio Cocci

 

Di cera il mio corpo
Cera rossa e fuoco vivo
Le mani che modellano
il piacere
il mio, il loro
morbidi e solidi
i corpi
plasmano
i corpi
inventano
i corpi

consumano
i corpi
rinascono
i corpi
questa unione perfetta
fatta di arte e scoperta
Pigmalione alcuno
oasi violare
l’intimo riconoscersi
donne.

Daniele Casolino

Queste strofe scritte dal poeta Daniele Casolino per l’amica Monica Argentino descrivono perfettamente la magia ed il talento di questa artista eclettica, versatile ed “emozionale”. Assistere ad una delle sue mostre infatti crea un turbinio di emozioni che partono dalla pancia per arrivare dritto al cuore, il punto saliente, il focus, di tutte le sue opere.

Monica Argentino nasce a Roma dove vive e lavora; pittrice, body painter, video artist, perfomer, ideatrice di diversi format che uniscono la pittura alla musica ed alle arti performative. L’ispirazione per le sue opere pittoriche è il dualismo tra corpo ed anima, il filo conduttore è la bellezza intesa non come giudizio estetico ma come ricerca della verità e del significato dell’esistenza. I suoi lavori sono stati recentemente pubblicati sul  “London Magazine No  Name Collective Gallery Contemporary Art Collective 17”.

Uno dei  più importanti progetti di Monica è stato senza dubbio “Involucro” presentato il 14 marzo in esclusiva al MACRO Asilo, museo d’ Arte Contemporanea di Roma, costruito con un cortometraggio che ha visto come protagonista dello stesso l’artista Monique di Torbel, seguito poi con una performance di body painting sulla modella Sara Mengoni, con installazione di video mapping e live soundtrack. Il corto ha vinto il premio alla critica al Bibart Biennale Internazionale d’Arte di Bari area Metropolitana. Alla perfomarce live “Involucro”   hanno collaborato nell’esecuzione della stessa Daniele Casolino e Rodolfo V. Puccio. 

Erano presenti in sala la critica d’arte Fabrizia Olimpia Ranelletti che ha scritto per l’artista la presentazione delle sue opere nella sua brochure descrittiva e Rai tre che ha intervistato Monica prima della sua performance. Intervenire ad una degli eventi artistici di Monica Argentino è sempre motivo di spunto e di riflessione, attraverso le immagini, i colori, la musica, che diventano dolci come carezze  a volte anche forti ma mai violente, atte a scuotere coscienze ed emozioni, a far vibrare l’anima fino ad arrivare a commuovere e sentirci per un attimo nudi, senza veli, senza difese, senza orpelli, senza aiuti di nulla di innaturale, proprio come un “Involucro” che racchiude una preziosa gemma, che brilla anche al buio, senza bisogno di nulla per essere perfetta. 

Marzia Bortolotti

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