Rassegna Situescion – Monologhi inediti (prima edizione)
Associazione Culturale L’Espressione (www.lespressione.org)
Roma, 25 giugno 2020
Nel cuore di Prati, a due passi dalla metro Ottaviano, da un paio d’anni esiste una nuova realtà per gli artisti e per tutti coloro che amano l’arte in ogni sua forma: è l’associazione culturale L’Espressione, che oltre ai laboratori ed alle attività in situ opera anche nei centri sociali e nei plessi scolastici della capitale con progetti ed attività artistiche e culturali.
Qui il 25 giugno, in una tranquilla serata romana post lockdown, si è svolta la prima edizione della Rassegna “Situescion – Monologhi inediti”, presentata dall’attore Angelo Tuti e dalla cantante Sabrina Di Stefano. Otto i partecipanti, ciascuno con il suo genere e la sua personale interpretazione, ma con un comun denominatore: la passione per questo mestiere, quello dell’Attore.
Tre i vincitori: primo, il giovane Maverick Morello con un divertente e ben caratterizzato monologo sul nostro paese e l’eterna lotta tra Nord e Sud (“Io sono italiano”); al secondo posto, il bravissimo Massimo Palmieri, che ha dimostrato una notevole capacità cabarettista con i suoi tempi comici perfetti (“Il monologo dell’attore dilettante”); medaglia di bronzo al toccante interprete di un monologo sulle parole rimaste, Sandro Calabrese (“834”), vincitore anche di una menzione speciale (attribuita da Antonella Voce, coach vocale)
Ma bravissimi e coinvolgenti sono stati tutti i partecipanti; dalla ‘quota rosa’, rappresentata dalle brave Monica Pinti (L’ipocondriaca) e Antonietta Devito (Doppia quarantena) al divertente venditore/rappresentante Vittorio Aliotta, da Alessandro Tozzi, in arte Otto Passerotto, che ha presentato un originale gag chapliniana dal sapore goliardico alla ‘Pierino’, ” La rivista“, divertendo fino alle lacrime con la sua mimica irresistibile, al giovane Nicolò Capodacqua, che con il suo monologo “Il nome” ci invita a dar importanza alla nostra essenza interiore, a chi siamo, anziché al nostro ‘biglietto da visita’ che è il nome; perché in fondo, parafrasando Shakeapeare, “Cos’è un nome? Quella che chiamiamo “rosa” anche con un altro nome avrebbe il suo profumo.”
Aspettando la seconda edizione di questa rassegna, organizzata eccellentemente e secondo tutti i criteri di sicurezza in quest’epoca covid, possiamo affermare senza dubbio che il fulcro della serata e de L’Espressione stessa, è stata proprio la passione che ha unito tutti: chi era sul palco e gli spettatori; Situescion ha trasmesso infatti non solo divertimento ma anche e soprattutto serenità, condivisione ed emozione.
Michela Aloisi